Il Partito Democratico perugino anche quest'anno sceglie di organizzare una serie di eventi nel cuore della città, ma l'opposizione critica fortemente tale decisione, scagliandosi contro il partito di maggioranza e li sponsor istituzionali che sostengono la manifestazione. “La scelta del Partito democratico di occupare il centro storico di Perugia con gli stand e i ristoranti della propria Festa era già imbarazzante di suo. E vedere che questo evento politico viene sponsorizzato e finanziato da aziende partecipate del Comune aggiunge ulteriori elementi negativi”. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Massimo Monni, facendo riferimento alla Festa democratica che si svolgerà da oggi fino 9 settembre.

Monni ricorda che il Consiglio comunale ha approvato da pochi mesi un codice di comportamento per le aziende partecipate, mirato proprio ad evitare sponsorizzazioni “politiche” ed a favorire invece manifestazioni che siano rivolte ad interessi diffusi e collettivi. Inoltre, sottolinea il consigliere regionale dell'opposizione, “non è neppure la prima volta che le aziende partecipate sponsorizzano le feste del Partito democratico. Le aziende partecipate come Gesenu farebbero poi molto meglio a preoccuparsi dei propri bilanci (per evitare di trovarsi nelle condizioni di Umbria mobilità), evitando di sprecare denaro pubblico per finanziare feste di partito e devolvendolo invece alla promozione della cultura della raccolta differenziata nelle scuole”.

Massimo Monni conclude giudicando “vergognosa la scelta di una azienda controllata dal Comune di finanziare una festa del partito che, nelle varie forme e denominazioni, governa Perugia da 40 anni: sarebbe meglio che, invece di finanziare le feste del Pd, Gesenu abbassasse le tariffe pagate dai cittadini ed iniziasse ad operare assunzioni in base alle capacità e non ai criteri clientelari usualmente adottati”