Una macchia rosa nel grigio del lago Trasimeno in un giorno di pioggia. Spettacolo unico. Non è il colore del tramonto, non oggi almeno. Si tratta di un gruppo di rari fenicotteri rosa che nel pomeriggio sono stati fotografati al lago nella zona est, praticamente davanti all’Oasi naturalistica La Valle, nella zona di San Feliciano. L’attento fotografo che ringraziamo per aver immortalato un simile evento è Giorgio Brusconi, che sovente ci regala scatti del territorio lacustre.
Non è la prima volta che ospiti tanto illustri visitano il Trasimeno, nel 2004 quattro esemplari vennero avvistati nella zona di Castiglione del Lago. Mentre nel 2008 un piccolo gruppo stazionò per qualche mese, al lago Trasimeno. Altri avvistamenti occasionali risalgono al 1998. Ad osservarli furono Francesco Velatta, esperto della Provincia di Perugia e Gianluca Bencivenga della ‘Lipù . “Sicuramente – spiegò nel 2008 Velatta – la presenza del fenicottero al Trasimeno è riconducibile al basso livello dello specchio lacustre, che ha ampliato a dismisura le zone di acque basse in cui questo trampoliere può guadare alla ricerca di cibo, costituito da piccoli invertebrati raccolti setacciando e filtrando il fango di fondo per mezzo del caratteristico becco ricurvo”. Ma questa tesi non regge, non in quest’anno di straordinaria presenza di acqua in cui il Trasimeno ha di gran lunga superato lo zero idrometrico.
Purtroppo gli abitanti del Trasimeno non potranno sperare nell’insediamento di una colonia di fenicotteri rosa. “L’habitat del Trasimeno – ha spiegato Maddalena Chiappini dell’Oasi La Valle in occasione di un precedente avvistamento – non è idoneo alle caratteristiche del fenicottero rosa”. “Si tratta in realtà – continua la Chiappini – di esemplari giovani che perdono la rotta del gruppo e si rifugiano in un ambiente acquatico che dia comunque loro del cibo”. “E’ impossibile – precisa Maddalena Chiappini – creare un habitat per una specie che, come il fenicottero, migra da un posto all’altro. E’ impossibile altresì poter pensare di cambiare le abitudini migratorie di un uccello che da secoli si sposta in determinate zone”.
Questo fatto, proprio per la sua straordinarietà, rende ancora più significativo ammirare il gruppo che a dire il vero così numeroso non era mai stato registrato (circa 30 esemplari) in un lago che da tempo non era così in salute.
Il fenicottero. Tipicamente legato a vaste estensioni di acque salmastre aperte e poco profonde, il fenicottero soltanto raramente si fa vedere lontano dalle coste. In Italia si riproduce in Sardegna (stagni di Cagliari) fin dal 1993. Più recentemente nuove colonie nidificanti si sono insediate in Toscana, in Puglia e nel Delta del Po, sempre in zone umide costiere. Gli individui che hanno raggiunto il Trasimeno negli anni passati provenivano da una colonia di Comacchio, come venne accertato leggendo a distanza con un cannocchiale gli anelli presenti sulle zampe di alcuni di essi.