Scatta la Fase 2 anche per la ricerca del tartufo. In attesa del ritorno alla normalità con la riapertura totale dei collegamenti in tutte le regioni, l’esercito di cavatori di Alta Umbria e non solo (oltre 2000 fra Gubbio e Città di Castello) possono tornare da oggi (domenica 31 maggio) alla ricerca del tartufo nero estivo, fino alla fine di agosto. Poi un breve stop prima del via libera per la caccia alla trifola, il pregiato e costoso tartufo bianco.
Non solo uomini, come da tradizione secolare, ora da tempo anche le donne si cimentano sempre di più in questa attività. E’ il caso di Elisa Ioni, 44 anni, una laurea in Sociologia in tasca, appassionata di turismo e promozione del territorio e dal 2007 responsabile commerciale di una nota azienda fra le più quotate del settore. Ribattezzata “lady-trifola”, in Alta Umbria, guida il piccolo esercito “rosa” dei cavatori di tartufi che oggi hanno aperto la stagione della ricerca allo scorzone estivo.
Questa mattina all’alba assieme al compagno Giuliano Martinelli, maestro del tartufo, imprenditore di fama internazionale, ha postato alcune foto eloquenti del momento che stiamo vivendo fra restrizioni, tutela della salute e desiderio di tornare alla normalità. Accanto a loro le due “lagotte”, Lola e Birba, felici di essere tornate in pista naso all’ingiù.
“Per quanto riguarda le restrzioni anti Covid non ci sono attualmente particolari indicazioni, in quanto si tratta comunque di un’attività che si fa da sé soli con i cani. Le uniche limitazioni sono per i gruppi, ovvero la ricerca del tartufo con la guida – precisa Elisa – Devono essere al massimo 10 persone, mantenendo sempre le distanze di sicurezza. Comunque visto che si tratta di un’attività all’aria aperta, non solo non si corrono rischi, ma si pratica attività fisica in un contesto privo di inquinamento”.
Lady Trifola ha parlato anche della stagione e delle possibili prospettive in termine di raccolta: “I migliori tartufi estivi inizieranno a nascere fra qualche giorno. Oggi non sono ancora profumati perché non è caldo abbastanza. Lo scorzone vuole le temperature elevate. Quindi c’è ancora qualche giorno da attendere per avere la qualità perfetta”.