Alla luce del Dpcm del 26 aprile 2020 e dei limiti di mobilità in esso previsti a livello di Regione (o che saranno previsti in futuri atti), cinque sindaci hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, chiedendo di “allargare ai residenti delle province di confine la possibilità di andare oltre il limite amministrativo della propria regione, logicamente nelle sole province confinanti“.
La richiesta viene dal sindaco di Sansepolcro (Ar) Mauro Cornioli (proponente), di Città di Castello Luciano Bacchetta, di San Giustino Paolo Fratini, di Pieve Santo Stefano (AR) Claudio Marcelli, e di San Piero in Bagno (FC) Marco Baccini. Si tratta di Comuni “confinanti” e attraversati dalla E45.
“Il confine regionale oggi è superato dagli scambi sociali, parentali ed economici. – si legge nella missiva che sarà inoltrata anche ad Anci regionale e nazionale – Un esempio è proprio il nostro territorio, che si incunea tra nord dell’Umbria, est della Toscana e sud-ovest dell’Emilia Romagna, intrattenendo da sempre importanti relazioni su più fronti. Considerato che la mobilità nelle grandi Regioni ha un respiro importante, riteniamo che debba essere concessa anche alle piccole Regioni, grazie alle province con esse confinanti“.
“Tale allargamento – concludono i sindaci – riguarda a livello nazionale un numero di persone limitato e a livello locale, province solitamente più omogenee come contagi. Questo allargamento è fondamentale dal punto di vista sociale e decisivo per la ripresa economica delle aree interne del nostro Paese”.