Non solo la comunità di Montefalco. L’Umbria intera era rimasta sotto choc per le conseguenze dell’incidente domestico avvenuto il 7 luglio scorso, quando lo scoppio di una bombola di gas ustionò in modo gravissimo una giovane coppia di sposi e il padre del ragazzo. Quasi per miracolo i medici dell’ospedale di Foligno riuscirono a far nascere il piccolo che la ragazza aveva in grembo, che fu immediatamente trasferito al Santa Maria della Misericordia di Perugia in condizioni critiche.
Miglioramenti costanti – Ora, ad oltre un mese dall’incidente, finalmente sembra intravedersi un po’ di luce. Alessio, questo il nome del piccolo, è stato infatti trasferito da un incubatrice ad una culla dell’UTIN (Unità di Terapia Intensiva Neonatale) del Santa Maria della Misericordia, una conferma che le sue condizioni migliorano con il passare dei giorni. Inoltre, il bimbo si nutre autonomamente e non ha più bisogno dell'ausilio delle macchine per vivere. “Fin dal suo arrivo in Reparto, Alessio viene assistito senza interruzione da due zie, una materna ed una paterna – fa sapere la Dottoressa Luisella Pieri della Direzione medica ospedaliera attraverso l’ufficio stampa del nosocomio perugino -. A quel bambino, sembra perfino scontato ricordarlo, si è affezionato tutto il personale, proprio per la unicità di quanto accaduto”. La Dottoressa Cristiana Germini ha scandito con professionalità e competenza tutte le fasi del lento miglioramento delle condizioni generali del piccolo, e fu lei a staccare il respiratore automatico dopo alcuni giorni di ricovero. “I problemi che si sono presentati, legati essenzialmente ad un parto prematuro si sono tutti risolti positivamente – dichiara il pediatra, Dottor Maurizio Radicion – fare ora delle previsioni sulle dimissioni di Alessio non mi sembra opportuno. Diciamo che tutto procede per il meglio e tutti ci auguriamo che nel giro di poche settimane possa essere dimesso”.
Il nonno è tornato a casa – Ma quella che arriva da Perugia non è l’unica buona notizia. il nonno di Alessio, il meno grave dei feriti, che era stato ricoverato al Sant’Eugenio di Roma, è tornato a casa, e qualche segnale positivo arriva anche da Pisa e da Cesena, dove sono tuttora degenti i genitori del neonato, che avevano riportato gravissime ustioni in tutto il corpo.
