“Realizzare il festival erotico a Spoleto provocherebbe lo scadimento della proposta culturale della città”. La pensa così l'assessore alla cultura Giorgio Flamini in merito all'iniziativa di portare l'Erotic Tour a Spoleto pensata dal re del porno (insieme a Rocco Siffredi) Riccardo Schicchi e da Paolo Mascelloni. Un'idea nata dopo la presenza a Spoleto del manager di “Diva Futura”, giunto nella città del Festival insieme alla pornodiva Milly D'Abbraccio in occasione della “Rivista”.

Un commento, quello dell'architetto Flamini, che viene dopo quello di parte de mondo politico che, a parte qualche eccezione, contestava quasi in toto la realizzazione di un evento del genere. “Il festival dell'erotismo a Spoleto è come due materiali che non legano tra loro, tipo ferro e marmo. Questa è la città del Festival ed una manifestazione del genere dedicata al porno non c'entrerebbe nulla. Qui pensiamo ad un alto livello di cultura che un evento dedicato al mondo erotico svilirebbe”. “Lo facciano da privati – dice Flamini – il festival dell'erotismo non rientra nei programmi di questa amministrazione”. Ma l'assessore alla cultura si chiede anche come mai tutti sono rimasti in silenzio in questi giorni in cui è venuta fuori la notizia che Schicchi e Mascelloni vorrebbero realizzare l'Erotic tour a Spoleto. “C'è stata una gran polemica perché veniva considerata trasgressiva la mostra Mater Dulcissima a Palazzo Collicola, tanto che c'era chi voleva far celebrare una messa ‘riparatoria', e allora perché – si chiede Flamini – ora che si parla di organizzare un Festival dell'erotismo a Spoleto stanno tutti zitti?”

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