"EMOZIONI DIFFERITE" UNO SPETTACOLO SU RABBIA E AMORE - Tuttoggi.info

“EMOZIONI DIFFERITE” UNO SPETTACOLO SU RABBIA E AMORE

Redazione

“EMOZIONI DIFFERITE” UNO SPETTACOLO SU RABBIA E AMORE

Dom, 03/05/2009 - 18:56

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Nella suggestiva cornice di Narni, all'interno della 41esima edizione della manifestazione Corsa All'anello si svolgerà “Emozioni Differite”, spettacolo incentrato su emozioni primarie (rabbia,amore,dolore,paura,follia). Si tratta nello specifico di una Performance di contaminazione tra danza, mimo e installazione urbana, che si sviluppa dal bisogno di raccontare quello che si vive trasfigurando le emozioni, differite appunto ad un tempo altro.

«Ciò che deve venire fuori è quello che si sente, non chi si è». L'idea di partenza della concezione dello spettacolo comincia da uno studio sulle emozioni umane, quali la rabbia, la paura, l'amore, l'indifferenza, il dolore etc…Emozioni che nascono nel e dal corpo attraverso dei “movimenti” sensoriali/psichici/cognitivi di entrata e di uscita come risposta a stimoli di varia qualità e natura. Corpo quindi,come elemento centrale, mezzo attraverso cui le emozioni prendono vita e si manifestano esteriormente. Corpo come spazio emotivo. Emozioni che nel tempo rimangono simili, sia soggetivamente che oggetivamente, in un epoca, in un anno, in un attimo. Emozioni quindi caratterizzate temporalmente dalla circolarità, dalla ripetizione, dal restare conformi alla propria essenziale natura nel tempo.

Di qui la scelta registica si sviluppa incentrando la performance attoriale unicamente sul corpo, attraverso dei quadri scenici di teatro mimico e teatro danza, e allundendo con richiami concettualiestetici (diposizione circolare degli attori,colore bianco etc) alla circolarità del tempo giocata su un corpo,e quindi su uno spazio in cui vivono le emozioni. In questo senso il taglio di stile non è quello più tipicamente narrativo del teatro,ma pende in maggior misura verso la performace/opera d'arte.

Infatti lo spettacolo nel suo insieme è uno spaccato che illumina, da vita alle emozioni umane nella loro essenza qualitativa. Emozioni che sempre più frequentemente (per motivi socio/culturali diversi) vengono sempre più nascoste, non emergono dal copro verso l'esterno, e quando ciò accade si manifestano con un ritardo temporale, sono differite. Ma la riflessione sulla condizione moderna dell' “uomo emotivo” e la sottile provocazione non è solo quella di ricordarsi di esistere esprimento naturalmente la propria emotività, non è solo quella di rappresentare un “uomo emotivo” in cui la velocità e la quantità degli stimoli determina una compressione del corpo, che da naturale mezzo espressivo diventa ricettacolo di emozioni inespresse e differite. Occorre infatti pensare a come le varie emozioni all'interno di questa sfalsata cornice si rapportino e si interscambino tra di loro: cosi le singole emozioni rappresentate nella prima dello spettacolo, nella seconda si confrontano e ad esempio la rabbia viene in contatto con la paura diventando dolore, e la paura a sua volta incontra la rabbia e si traforma in ossessione.

In queste reciproche trasformazioni l'attenzione è sempre sul copro, il cui centro diventa la donna e quindi le violenze familiari e sui minori, la paura e l'ossesione del corpo, l'isteria continuativa. Di sicuro quindi sensibilizzazione su alcune tematiche sempre più quotidianamente drammatiche, ma senza giudizi di sorta, senza j'accuse: più semplicemente un invito alla riflessione, alla sensibilità, alla non trascuratezza. Anche per questo, perche proprio di uno spaccato messo “in luce” si tratta, lo spettacolo termina tornando al suo punto di partenza, ritornando a quello che può apparire un inizio, lasciando pochi o nulli inidizi su un prima o su un dopo.

Quella tentazione di identificare la propria persona nel momento in cui ha qualcun altro da sottomettere. L'essere umano che ha bisogno, per affermarsi, di tenere in pugno un suo simile.

Con: Augusto Ciprani, Giulia Bongi, Daniela Casciari, Valerio Ingrassia, Emanuela Cristofaro,Sara Pucci Riccardo Maltese.Scritto da Barbara Bologna. Diretto da Andrea Ternelli e Barbara

Per info: Compagnia Teatrale Actor in Progress 0187986552 .


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