E’ solo un apparente silenzio quello che circonda la politica cittadina alle prese con il miglior candidato sindaco da proporre alle prossime elezioni
E’ solo un apparente silenzio quello che circonda la politica cittadina alle prese con l’individuazione del miglior candidato sindaco da poter proporre alle prossime elezioni amministrative.
Una sorta di stallo su cui potrebbe pesare anche il ricorso che l’ex sindaco Umberto De Augustinis ha proposto al Consiglio di Stato contro il Decreto del Presidente della Repubblica, che il 1 aprile scorso ha formalizzato lo scioglimento della Giunta (ora retta dal Commissario prefettizio Tiziana Tombesi) e del Consiglio comunale.
In pochi credono che il massimo organo di giustizia amministrativa possa ribaltare le due sentenze del Tar dell’Umbria, che per due volte ha respinto la sospensiva sullo scioglimento degli organi comunali.
Ma quella residua possibilità che ciò possa accadere, spostando le lancette delle elezioni dal prossimo autunno alla primavera 2022 (De Augustinis tornerebbe in carica solo per qualche ora per la decisione già annunciata dai 15 consiglieri che lo hanno sfiduciato di dimettersi in blocco davanti ad un notaio) equivarrebbe a logorare ogni candidato, anche il più convinto e tenace possibile.
Resta quindi da sapere quando il Consiglio di Stato fisserà l’udienza per la sospensiva: i più ottimisti sperano entro la fine di questo mese di luglio ma non si esclude possa arrivare per settembre. In pratica sul fil di lana, se come appare sempre più probabile le elezioni si terranno verso la fine di ottobre.
Elezioni, centrodestra avanti col dubbio di Forza Italia
Il centro destra sembra puntare tutto sulla dirigente d’azienda e presidente Vuscom Valentina Sabatini, notizia anticipata da Tuttoggi e ad oggi non smentita. Sarebbe la seconda volta di una candidatura al femminile nella storia del centrodestra festivaliero, dopo quella avvenuta 26 anni fa quando Anna Forlani perse la sfida contro Alessandro Laureti.
Sulla Sabatini puntano al momento sia la Lega, che l’ha proposta alla guida della controllata della multiservizi della Valle umbra sud, sia Fratelli d’Italia.
Resta l’incognita di Forza Italia che potrebbe giocare una partita tutta propria, come vedremo a breve.
Pd vuole Trippetti
il Pd e il centrosinistra resta in attesa che Marco Trippetti sciolga la propria riserva. In questi giorni, a quanto trapela, lo stimato medico, su cui i dem puntavano dalle scorse elezioni del 2018, starebbe affrontando gli ultimi aspetti legati alla professione sanitaria. Ma, inutile dirlo, con un occhio rivolto anche all’interno del Partito democratico che, due settimane fa, ha registrato la candidatura autonoma di Giancarlo Cintioli, già assessore e per due mandati consigliere regionale sotto Brunini (ma voluto dall’ex Bocci anche nella squadra di Daniele Benedetti nell’ultimo squarcio della sua legislatura) e che, almeno negli ultimi anni, sembrava scomparso dalla scena politica e sociale cittadina. Ed invece eccolo spuntare di nuovo all’orizzonte.
E’ ancora tutto da capire se Cintioli, iscritto del pd ma in procinto di varare una propria lista civica, appoggerà la candidatura di Trippetti, su cui i dem restano blindati, o se, all’ultimo momento, correrà da solo quella che è di fatto la sua ultima chance per ritornare a 72 anni su uno scranno.
In questi giorni l’ex delfino bruniano sta contattando anche quella parte di movimenti civici, a cominciare proprio dai fedelissimi dell’ex parlamentare Bocci, con i quali il Pd non intende invece ‘trattare’ dopo il tradimento del 2018 che li vide promuovere il candidato di centro-destra De Augustins o che lo hanno sostenuto anche durante la recente crisi politica finita con la sfiducia.
Cintioli rappresenta il primo “grattacapo” per la neosegretaria provinciale dei dem, Camilla Laureti, che ha così la possibilità di mettere in mostra le proprie capacità diplomatiche. L’ex consigliere regionale è per il momento determinato ad andare avanti, fosse anche con la propria lista civica: “stavolta non farò nessun passo indietro” ha mandato a dire al partito spoletino.
FI pronta a ricevere in blocco i fedelissimi di De Augustinis
Vengono invece definite ad un punto molto avanzato le trattative tra i fedelissimi dell’ex sindaco De Augustinis (in pratica quelli espulsi dalla Lega lo scorso novembre) e Forza Italia, pronti ad entrare in blocco nel partito di Berlusconi non trovando utile una loro ricollocazione nelle liste civiche del centrodestra rimaste in piedi, come Laboratorio e Rinnovamento.
A seguire la vicenda, oltre a Filippo Ugolini, ci sarebbe il vice presidente della Giunta Regionale Morroni che nei giorni scorsi, a Campello sul Clitunno, ha tenuto una cena. Ad entrare in Forza Italia sarebbero quindi, in ordine alfabetico, gli ex assessori e consiglieri Giampaolo Fiorentini, Francesco Flavoni, Davide Militoni, Beatrice Montioni, Debora Pompili, Maria Rita Zengoni, mentre resta incerta una ulteriore candidatura del presidente del consiglio uscente Sandro Cretoni.
L’ingresso della Montioni in F.I. potrebbe far ipotizzare anche ad una implosione della lista Laboratorio, tanto è vero che alle riunioni con gli azzurri avrebbero partecipato altri due consiglieri ‘sfiduciati’ quali Mario Mancini (per lui si tratterebbe di un ritorno nel partito del Cav) e l’ex socialista Roberto Ranucci.
Una operazione così, certamente destinata a raccogliere più di un frutto in termini elettorali, potrebbe comportare la definitiva rottura nei già precari rapporti all’interno del centrodestra: Lega e Fd’I difficilmente potrebbero giustificare, in caso di vittoria, di far tornare ad amministrare gli stessi che hanno sfiduciato. Della partita potrebbe far parte anche la consigliera uscente Maria Elena Bececco.
Elezioni, l’incognita delle Liste civiche
Ecco perché gli azzurri potrebbero decidere di giocare la propria partita “al centro” (si fa per dire) alle prossime elezioni insieme ad alcune delle liste civiche che si vanno costituendo in queste ore. E di cui c’è rischio di perdere il conto.
C’è quella del consigliere regionale Andrea Fora (Civici x Spoleto), il progetto politico spalmato su tutta la regione con l’obiettivo di riconquistare tra tre anni almeno un posto a Palazzo Cesaroni. E che in queste ore ha elaborato un programma su 7 “Idee per Spoleto 2030 – Città della cultura della sostenibilità“.
Il manifesto, si legge in una nota, “illustra 7 idee guida per Spoleto 2030 i cui titoli sono: Cultura e Turismo, Spoleto e il suo territorio in Europa e nel Mondo; Sanità di prossimità e welfare di comunità, Spoleto per la persona; Infrastrutture viarie e digitali, Spoleto connessa al futuro presente; Dai prodotti del territorio, un altro starter culturale per Spoleto; Fare manutenzione, Valorizzare e Promuovere – Tutto il territorio E’ Spoleto; Europa, imprese, comuni del territorio, Spoleto e i giovani motore dell’economia locale; Nessun uomo è un’isola, Spoleto con le associazioni”.
C’è poi in divenire la lista che fa capo all’ex segretario personale di Giampiero Bocci, Paolo Martellini, anche lui impegnato a costruire una lista di 24 candidati al consiglio comunale.
Di Rinnovamento e Laboratorio si attende di capire il futuro.
Spoleto Sì di Maurizio Hanke ha già annunciato che alle elezioni sosterrà la lista di Fora ma non è dato sapere se inserendo alcuni nomi in quest’ultima o con una propria squadra di candidati. Restano in piedi, almeno sulla carta, le ambizioni di Michael Surace per una propria lista civica, fin qui appoggiata dal sempreverde Massimo Brunini.
A sorpresa (chissà quante ce ne riserverà la politica locale da qui a ottobre prossimo) spunta in queste ore la nuova lista “Spoleto 2030” con tanto di logo che sembra scimmiottare quello di blasonate competizioni sportive. Non manca il sito su internet. Promotori e portavoce del progetto politico sono Diego Catanossi e Stefano Giannetti, con il primo che fino a neanche tre settimane fa era impegnato ai tavoli quale rappresentante di “Azione”, il partito di Calenda.
Una manovra per raddoppiare le poltrone da prevedere alle trattative con le altre forze politiche o la conseguenza di una frattura all’interno del partito dell’europarlamentare capitolino?
All’appello, non ultime, mancano le liste di Spoleto popolare e Alleanza civica, a cui resta legata l’esperienza amministrativa del sindaco Cardarelli ma anche quella di forze di opposizione alla Giunta de Augustinis. Entrambe richieste sia da Lega-Fd’I, sia dal Pd, per il momento sembrano restare alla finestra, in attesa di conoscere chi vorrà condividere la proposta messa sul piatto: quella di completare buona parte del programma avviato dall’indimenticato “prof.”