I principali partiti di Spoleto accelerano la ricerca del prossimo candidato Sindaco da presentare alle elezioni. Ecco tutte le opzioni e i nomi. Fd’I, affondo a De Augustinis
I principali partiti di Spoleto accelerano la ricerca del prossimo candidato Sindaco da presentare alle elezioni, chiamata alle urne il prossimo autunno per eleggere la nuova Giunta e Consiglio comunale dopo la sfiducia al governo di Umberto de Augustinis.
Dalla sfiducia sono ormai passati due mesi ed è evidente che i giochi si sono finora fermati nell’osservare le mosse dell’avversario. Ma dal cilindro finora non è uscita nessuna candidatura ufficiale.
Vuoi perché in attesa di conoscere l’esito del secondo ricorso al Tar intentato dall’ex primo cittadino nei confronti del DPR che ha sciolto gli organismi comuni (la sospensiva verrà discussa martedì 8 giugno) – il primo si è rivelato un boomerang per il promotore -, vuoi perché in città, al momento, c’è una frantumazione di movimenti che ben difficilmente potranno sfociare in qualcosa di più “importante”.
Così, per una strana coincidenza, centro-sinistra e centro-destra proprio in queste ore hanno innescato la prima marcia e si avviano a ricercare il candidato ideale.
Per entrambi gli schieramenti è obbligatorio ricercare una figura spoletina doc, che ami la città e dal cui curriculum risulti evidente l’impegno concreto per essa. Nel segno della coerenza. Non guasterebbe se dotato anche di quel carisma che a Spoleto ha visto degli illustri esempi: come Pietro Conti o Fabrizio Cardarelli (che con 2 sole liste strappò lo scranno a destra e sinistra). Trovare una figura così vorrebbe dire allargare l’alleanza con quelle liste civiche che finora restano alla finestra, come Spoleto popolare e Alleanza civica.
Elezioni, Pd attende Trippetti e si prepara a incontro M5S
Il Partito democratico del neo segretario Stefano Lisci, reduce da alcuni incontri con le forze potenzialmente alleate, si è riunito anche ieri sera da remoto avallando il programma di continuare il confronto con tutti ma anche di accelerare sul nome del candidato. Che al momento si troverebbe racchiuso in una terna tra quello di Marco Trippetti (su cu il partito da tempo punta per la sua professionalità e attaccamento alla città), che però non ha sciolto la propria riserva, Massimiliano Capitani (che per accettare dovrebbe rinunciare alla propria attività di geologo) e un terzo nome dalla società civile che al momento resta blindato. Il nome di Trippetti resta il più accreditato e risulterebbe un avversario a dir poco ostico per qualunque schieramento. L’intenzione del Pd, una volta stilato il programma e definite le liste (una di sicuro sarà in capo al candidato sindaco), sarà quella di discutere con tutte le forze politiche la migliore scelta da fare per il candidato. In fase avanzata anche la stesura degli aspiranti consiglieri comunali.
Sul fronte degli incontri i dem, ad eccezione di Ora Spoleto di Luigina Renzi che resta in costante contatto con il piddì, hanno ricevuto le delegazioni di Italia Viva (Manuela Albertella, Leonilde Gambetti e Vairo Cardarelli) e quella di Azione Spoleto, il partito di Calenda che nella città del Festival schiera Carlo Gaggi, Diego Catanossi, Marco De Angelis e Giorgio Pallucco. Se la prima riunione, a detta dei presenti, è risultata “interessante”, con i calendiani le cose sono andate un po’ diversamente con Catanossi e De Angelis che hanno cercato quasi di dettare la linea arrivando anche a criticare aspramente gli interlocutori: che per un partito che al momento ha più iscritti che voti è tutto dire (3,6% dall’ultimo sondaggio Swg su territorio nazionale). Ad Azione non mancano i candidati allo scranno più alto, visto che hano riferito di avere ben 4 nomi su cui puntare, tra cui una donna. Di queste ore la nota stampa di Gaggi che annuncia l’avvio del tesseramento 2021 in città.
Colloqui avviati anche con Articolo1, che a Spoleto vede tr referenti l’ex sindacalista Cgil e segretario dei Ds Agostino Pensa: quest’ultimo annuncia l’intenzione di una propria lista con iniziative sul territorio che coinvolgeranno i leader come Bersani e il ministro della salute Speranza.
Entro venerdì è in programma il confronto con il Movimento 5 Stelle, guidato dal consigliere regionale Thomas De Luca e dal ‘facilitatore interno’ Samuele Bonanni. L’appuntamento dovrebbe arrivare dopo che i coordinamenti regionali avrebbero già abbozzato una linea, ma solo tra qualche giorno se ne saprà di più. Sul movimento di Beppe Grillo pesa la querelle con la piattaforma Rousseau e il rilascio dei dati degli iscritti, situazione finita all’attenzione del Garante della privacy e che di fatto si è sbloccata solo ieri sera con l’annuncio di Giuseppe Conte della ricezione del database.
C’è poi da capire quale posizione assumeranno nello scacchiere Spoleto popolare e Alleanza civica, le liste del compianto Cardarelli che si sono particolarmente distinte nell’opposizione a De Augustinis. E che tutti vorrebbero proprie alleate. Verò che con i dem, Profili & Co. hanno avviato da tempo un percorso, come ricordava Lisci in una recente intervista a Tuttoggi, ma anche vero che le due formazioni nascono quanto meno come liberali.
Fd’I e Lega, 4 nomi per ripartire, forse 8
A rompere gli indugi è il coordinatore regionale di Fd’I Franco Zaffini che per giovedì ha convocato una riunione con gli alleati della Lega per definire una rosa di nomi. All’appuntamento, e questa è la vera novità se confermata, prenderebbero parte anche i rappresentanti di Alleanza civica e Spoleto popolare. Il senatore ha chiesto ad ogni partito e movimento di portare sul tavolo 2 nomi ciascuno così da poter ragionare sui migliori profili. L’idea è quella di restringere la rosa a 2-3 nomi e avviare le necessarie interlocuzioni.
Probabile la presenza del coordinatore regionale della Lega Virginio Caparvi. Certa invece l’assenza di Forza Italia che su Spoleto naviga a vista con il coordinatore regionale Andrea Romizi oggetto spesso di spallate da parte di chi qui intende il partito come una cosa propria.
All’appuntamento si ritroveranno il coordinatore comunale di Fd’I Michele Leoni, Alessandro Cretoni (tra i papabili per una candidatura), Stefano Polinori, Antonio Di Cintio e Paola Vittoria Santirosi. Per la Lega invece il coordinatore comunale Andrea Borgotti e il vice Fabio Mosciatti e i consiglieri uscenti Riccardo Fedeli, Cesare Loretoni e Stefano Proietti.
Civici, grande ammucchiata o frammentazione?
Così proprio il partito di Berlusconi, che a livello nazionale ha visto respingersi la proposta di una federazione del centro-destra, a Spoleto gioca una partita tutta sua preferendo con ogni probabilità di imbarcare liste civiche e, ancor di più, gli espulsi dalla Lega che potrebbero consentire di raggiungere una percentuale a 2 cifre.
Una partita che si gioca al “centro”, questo almeno è quello che si vuol far credere, per decidere poi al secondo turno con chi andare.
Negli spogliatoi si registrano le più diverse anime pronte a scendere in campo sotto la bandiera del ‘civismo’, divenuta una sorta di ultima spiaggia specie per chi ha girato un bel po’ dell’arco costituzionale.
Capire se si riuscirà a creare davvero un terzo polo è al momento difficile, impossibile pensare ora ad un candidato o candidata sindaco, anche se sono molti quelli che, a chiacchiere, si sentono pronti a gestire la res publica cittadina. Così continuano fitti i contatti, a partire da FI, con la lista di Fora, rappresentata da Giovanni Angelini Paroli, quella di Laboratorio di De Augustinis, gli espulsi dalla Lega (Sandro Cretoni, Militoni, Fagotto Fiorentini, Pompili, Zengoni e Flavoni), i bocciani di Paolo Martellini e Laura Zampa, Maria Elena Bececco, Michael Surace e persino il sempreverde Massimo Brunini che, dalla fine del proprio mandato (2009), vuole ancora portare in dote la propria esperienza: non più ascoltato a sinistra, ha avuto un qualche ruolo sia nella tornata del 2014 con Cardarelli, sia in quella del 2018 pro De Augustinis, spostandosi così dal vecchio Pci alla destra.
C’è il primo candidato sindaco
Chi si è decisamente portato avanti è il Popolo della Famiglia che in questi giorni ha impalmato lo spoletino Rosario Murro a candidato sindaco. 68 anni, una ventina dei quali vissuti indossando la divisa della Benemerita da cui si è spogliato ad appena 38 anni, risiede a Strettura dove ha svolto l’attività di giornalista sportivo. Dal suo cv si evince che ha un diploma in Gestione marketing società sportive rilasciato dal Coni di Terni nel 1998.
A dispetto dei titoli, vanta alcuni incarichi politici, sempre da esterno, in settori strategici: così nella Giunta del compianto Ciaurro è stato consulente esterno, in quota An, dell’assessore alla cultura Cicchini; dal 2018 al 2019 consulente esterno del sindaco di Spoleto De Augustinis e dal 2020 della sindaca di Castel Ritaldi, Elisa Sabbatini per le crisi e vertenze aziendali. Con risultati di scarso rilievo: nella cittadina del Palio del Fantasma, a detta dei bene informati, dopo un giro di tavolo con alcune imprese è improvvisamente scomparso dalla scena creando non pochi problemi alla prima cittadina.
Degli ultimi mesi il passaggio al Popolo della Famiglia, partito che a stento, nelle esperienze amministrative, regionali e politiche fin qui affrontate ha superato l’asticella del 1%.
A decretare la scelta per Spoleto è stato il controverso e discusso leader del Pdf, il 50enne Mario Adinolfi, blogger e giocatore di poker, già deputato per una legislatura con il centro sinistra, tra i più accaniti sostenitori del Family day (ha alle spalle 2 matrimoni, il secondo dei quali contratto in un hotel di Las Vegas). Le sue teorie e uscite hanno spesso sollevato l’opinione pubblica e persino Facebook: dalla sottomissione della donna, alla contrarietà all’uso dei profilattici, alla campagna contro il movimento Lgbt, fino al caso di Dj Fabo che gli costò la sospensione del proprio profilo Facebook. Rinnovata nel 2017 quando paragonò l’attrice Asia Argento, vittima degli abusi di Weinstein, a una prostituta.
Ricorso Tar, martedì il verdetto. FD’I: ”Inspiegabile morbosità”
Sono soprattutto questi ultimi a sperare in un verdetto favorevole del Tar che, tra poco più di 48 ore, deciderà se accogliere o respingere la nuova richiesta di sospensiva presentata da legali di De Augustinis avverso il decreto di scioglimento del consiglio comunale. Anche se è ormai pacifico che anche in caso di accoglimento (altamente improbabile viste le motivazioni sul primo ricorso) i 15 consiglieri che hanno votato la sfiducia si dimetterebbero dalla carica nelle mani di un notaio.
Il nuovo ricorso ha comunque acceso ancor più gli animi dal momento che i legali del magistrato di Cassazione hanno rincarato la dose sui presunti conflitti di interesse in capo ai consiglieri-medici puntando soprattutto l’indice nei confronti della dottoressa Santirosi (leggi qui).
Questa la presa di posizione del partito della Meloni sulle vicende giudiziarie pendenti al Tar dell’Umbria (da cui peraltro si attende la sentenza sul ricorso per l’ospedale trasformato in covid hospital).
“Finalmente il pronunciamento del TAR Umbria ha fatto chiarezza sulla vicenda restituendo dignità alla Politica spoletina e a tutti i medici, i professionisti e le istituzioni coinvolte ed alla intera comunità cittadina dilaniata da tanti veleni spesi ad arte” scrivono da Fd’I “Il Tribunale amministrativo chiamato a pronunciarsi su fantomatici conflitti di interesse si è voluto spingere molto avanti evidenziando che nessuna utilità potrebbe derivare dalla sospensione dei provvedimenti relativi allo scioglimento del consiglio comunale così come non appaiono apprezzabili le lamentale relativamente al conflitto d’interessi dei medici condannandolo persino al pagamento delle spese. Rinnoviamo la nostra solidarietà a tutte le persone coinvolte e rivolgiamo al Dott. De Augustinis la domanda, che tutti in città si fanno e ci fanno: “ma se dovesse andare ancora avanti giungendo a vincere il ricorso con chi vorrebbe governare ma soprattutto chi vorrà mai governare con lui?“. Sempre intento ad inquisire piuttosto che aprirsi al dialogo ed al confronto se non altro con quelle forze politiche che lo avevano sostenuto. Ed anzi una volta sfiduciato è giunto addirittura a ricorrere prima al Presidente della Repubblica Mattarella per tornare in sella e poi, una volta trasferito il giudizio dinanzi al TAR da parte dei soggetti ingiustamente diffamati con accuse dirette a screditarne l’immagine e la professionalità, proponeva persino motivi aggiuntivi dinanzi all’organo giudiziario, andando contro il Ministro dell’Interno, il Prefetto di Perugia Gradone, Il Commissario Dott.ssa Tombesi, il Segretario Ruggieri e rincarando la dose nei confronti dei medici consiglieri Trippetti, Di Cintio, Santirosi e l’ostetrica Erbaioli. Ed ancor più nei confronti dei consiglieri che lo avevano sfiduciato, arrivando a suggerire ai propri legali un accanimento personale e famigliare che ci lascia perplessi risultando inspiegabile tanta morbosità a volte ossessiva da parte del ricorrente nel voler riconquistare la poltrona di Primo Cittadino ma chissà… La Città di Spoleto merita ben altro e saranno gli spoletini da qui a qualche mese a decidere votando finalmente il nuovo Sindaco”.
(aggiornato alle 13.12)
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