A meno di due mesi dalle elezioni amministrative, il “caso Torgiano” rischia di diventare un “caso” non solo per il Pd, ma per l’intera coalizione di centrosinistra. La scelta dell’Assemblea comunale del partito di candidare a sindaco l’avvocato Marzio Vaccari (al termine di una conta interna che ha visto 28 schede favorevoli, 14 contrarie, 4 bianche e 2 nulle) non è piaciuta alla segreteria regionale dei dem, che chiede ovunque di aggregare più forze anche al di fuori dei confini del partito stesso.
Ci sarebbe voluto allora un Giuliano Giubilei, che a Perugia ha evitato la conta interna tra le anime del partito, dopo il sangue scorso a fiumi giusto un anno fa. Ma a Torgiano, la questione non era solo interna al Pd. Nello scacchiere regionale del centrosinistra, infatti, l’investitura ad alfiere del centrosinistra, nella città del vino, sarebbe dovuta toccare ad un esponente socialista. Con nomi improponibili, per i dem torgianesi, che a quel punto hanno preferito fare da soli, arrivando, pur a maggioranza, ad indicare Marzio Vaccari.
Le lamentele socialiste, da Torgiano arrivate sino a Perugia, con la critica di non rispettare i patti, hanno costretto i vertici regionali del partito a prendere le distanze dalla scelta fatta dall’Assemblea comunale torgianese. “È evidente che il Pd locale – recitava la nota della segreteria regionale del partito – dovrà assumersi la piena responsabilità della mancata sintesi sulle proposte per Torgiano e che le opzioni messe in essere e il percorso che seguirà non impegnano in alcun modo il livello regionale del Pd Umbria”. Un messaggio rivolto agli autarchici dem torgianesi, ma anche (e forse soprattutto) agli alleati socialisti: noi non c’entriamo nulla con quella scelta.
Una nota forte, che ha spiazzato (ma non indotto al pentimento) la segreteria del Pd di Torgiano. Che ha espresso “sorpresa, rammarico ed un certo disappunto per la dura ed inaspettata nota“. In parte sconfessata dal Pd locale, che ribadisce di “aver lavorato in stretto contatto con la segreteria regionale ed in linea con gli indirizzi della direzione regionale guardando con interesse ed attenzione alle realtà civiche ed all’associazionismo“.
Il Pd di Torgiano ha scelto Vaccari, ma il regionale non gradisce
Un messaggio che, anche in questo caso, è rivolto al Pd regionale, ma anche agli alleati socialisti: “Dopo un lungo lavoro di disponibilità e di concerto con la segreteria regionale e le forze di coalizione di centrosinistra sul tavolo regionale, si è riscontrata unanimemente l’indisponibilità ad una soluzione condivisa Abbiamo, pertanto democraticamente chiamato gli iscritti in assemblea per decidere sulla proposta della segreteria in merito alle candidature del proprio comune“.
“Il candidato avvocato Marzio Vaccari, espressione di un gruppo civico torgianese – rivendica il Pd locale – ha ottenuto circa il 60% dei voti, e a seguito di questo risultato, comunque netto ed indiscutibile, la segreteria comunale di Torgiano ha affermato il forte impegno a perseguire, nelle prossime fasi della campagna elettorale, il coinvolgimento di tutti gli iscritti ed i simpatizzanti del Partito democratico, che rimane a Torgiano punto di riferimento del centrosinistra, come ha dimostrato anche recentissimamente, facendo cadere la giunta di centrodestra guidata dell’ormai ex sindaco Marcello Nasini“.
“Auspichiamo che questa nota serva a fare chiarezza – concludono i dem di Torgiano – e a riportare un clima di fattiva collaborazione e di serenità per affrontare con decisione la sfida delle amministrative e uscire vincenti, nell’interesse della comunità torgianese e del Pd e di tutto il centro-sinistra contro il vero avversario politico… le destre“.