Sentenza dà ragione ad educatrici dei nidi. Marchetti (Fp Cgil): risultato importante, ora serve una svolta nel rapporto della dirigenza con i propri dipendenti
Le educatrici degli asili nido del Comune di Terni, insieme al loro sindacato, la Fp Cgil, avevano ragione: il tribunale di Terni, con sentenza del 18 aprile 2023, ha condannato il Comune al pagamento dell’indennità di turnazione prevista dagli articoli 22 e 23 del CCNL Enti Locali e degli arretrati maturati dal mese di febbraio 2021.
“Una vittoria fondamentale, un atto di giustizia nei confronti di queste lavoratrici che due anni fa si erano viste negare questa importante voce contrattuale, cosa che ha comportato una riduzione stipendiale consistente”, afferma Desirè Marchetti, segretaria generale della Fp Cgil Umbria. La sospensione dell’indennità era avvenuta peraltro senza alcun tipo di comunicazione, neanche informale. “Un vero e proprio atto d’imperio – continua Marchetti – contro il quale la nostra organizzazione, convinta del pieno diritto delle lavoratrici a continuare a percepire tale indennità, si è mossa da subito (e da sola), attivandosi per ottenere l’annullamento della decisione, partecipando con atteggiamento propositivo agli incontri di trattativa e infine dichiarando lo stato di agitazione del personale dei servizi educativi, a fronte di una totale chiusura da parte dell’amministrazione comunale, che ha perfino ingiunto al personale educativo coinvolto (con una singolare e non conforme alla norma lettera di “messa in mora”) di restituire le somme dell’indennità percepite”.
Visto il fallimento di tutti i tentativi di mediazione e in accordo con le dipendenti, la Fp Cgil ha deciso dunque di avviare il ricorso al giudice del lavoro, con una causa civile intentata dalle educatrici contro l’amministrazione comunale di Terni. Causa oggi vinta su tutta la linea, restituendo piena ragione alle educatrici, riconoscendo il loro diritto a percepire l’indennità di turnazione e accogliendo in toto le motivazioni del ricorso presentato, con il Comune di Terni condannato al pagamento in favore delle educatrici anche degli arretrati dell’indennità maturati, oltre che delle spese legali. Mentre sono dichiarate nulle le lettere di “messa in mora”.
“Siamo molto soddisfatte di questo risultato – conclude Desirè Marchetti – una vittoria conseguita dalle lavoratrici e dalla Fp Cgil di Terni che le ha rappresentate, supportate concretamente e sostenute costantemente. Auspichiamo che questo esito possa essere accolto ora come un’opportunità da parte della dirigenza del Comune, per avviare una stagione diversa, con un approccio migliore nei confronti dei propri e delle proprie dipendenti”.