E' BAGARRE SU CPT IN UMBRIA: IPOTESI FOLIGNO NON PIACE A MISMETTI CHE BACCHETTA CALABRESI "E' IL CALDO" - Tuttoggi.info

E' BAGARRE SU CPT IN UMBRIA: IPOTESI FOLIGNO NON PIACE A MISMETTI CHE BACCHETTA CALABRESI “E' IL CALDO”

Redazione

E' BAGARRE SU CPT IN UMBRIA: IPOTESI FOLIGNO NON PIACE A MISMETTI CHE BACCHETTA CALABRESI “E' IL CALDO”

Gio, 14/08/2008 - 15:47

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La possibilità di un centro di permanenza temporaneo per gli immigrati clandestini in Umbria fa discutere. E soprattutto sta creando anche qualche polemica tra Spoleto e Foligno. Appare chiaro comunque che nessuno dei due comuni umbri per il momento sia disponibile ad ospitare un cpt, o almeno non prima di una discussione seria. Dopo la provocatoria presa di posizione del capogruppo del Pdci in consiglio comunale a Spoleto, arriva infatti la replica del vicesindaco di Foligno Nando Mismetti.

“Il caldo di questi giorni – afferma Mismetti – provoca prese di posizione strampalate, tipiche di chi si ripara sotto l'ombrellone dai raggi del sole”. L'ipotesi suggerita da Calabresi di ospitare un eventuale Cpt nell'area della protezione civile, oppure l'altra emersa nelle ultime ore che vede protagonista la zona montana di Colfiorito, non piace al Comune di Foligno.

“E' singolare che un argomento così serio – afferma Mismetti – sia oggetto di iniziative estemporanee da parte di chi non conosce nemmeno il territorio di Foligno. Nessuno sa i contenuti della proposta del governo e della sua maggioranza che avrebbe dovuto, secondo le proprie intenzioni ribadite più volte nel corso del governo Prodi e durante la campagna elettorale in modo spregiudicato, risolvere in poco tempo la situazione degli immigrati clandestini. La realizzazione di un Cpt passa attraverso riunioni istituzionali, non si può calare dall'alto o attraverso “proposte” senza capo, né coda. Ricordo, per esempio, a chi non conosce il territorio di Foligno che le casermette di Colfiorito non sono più quelle della seconda guerra mondiale. Sottolineo che nell'ambito del programma di valorizzazione turistica della zona montana – per evidenziarne ancor di più le caratteristiche ambientali e culturali – concordato tra Regione dell'Umbria e Comune di Foligno dopo il sisma, sono state investite molte risorse anche per ristrutturare le casermette che ospitano, tra l'altro, attività commerciali e la caserma dei carabinieri. Un Cpt, a Colfiorito, sarebbe un colpo mortale per l'economia della zona. Inoltre a Colfiorito non ci sono le casette di legno perché sono state realizzate in altri luoghi. Prima di parlare della realizzazione di un Cpt bisognerebbe farlo con cognizione di causa”.

Il presidente del Consiglio comunale di Foligno, Stefano Mattioli, ha sottolineato che “fare un Cpt a Colfiorito dopo le politiche di gestione e sviluppo adottate dalle istituzioni per l'area montana renderebbe vano lo sforzo finanziario sostenuto per favorire la tutela ambientale, culturale e di tutela del paesaggio. Occorre il dialogo e la condivisione con gli enti locali per realizzare un Cpt”.

Intanto anche il consigliere comunale di Spoleto di An Wolfgang Bernelli esprime la sua contrarietà all'ospitare a Spoleto un centro di permanenza temporaneo. “Spoleto non solo non è pronta come città ad ospitare un C.P.T., ovvero un centro di accoglienza per immigrati, ma è oltretutto sprovvista di adeguate strutture in grado di accogliere queste persone. Sono pertanto contrario – afferma Bernelli – sulla possibilità di ospitare un centro di accoglienza per gli immigrati clandestini all'interno della prestigiosa struttura della Scuola di Polizia. La scuola di polizia a Spoleto rappresenta un modello nazionale per la selezione, corsi e concorsi per il personale in ruolo e non, ed è una struttura in continua evoluzione sotto questo profilo. Non permetteremo a nessuno di prendere decisioni importanti sul futuro della nostra città e sul modo viverla, senza prima averci sentiti a tutti, ognuno rispettivamente nei nostri ruoli. L'ipotesi di costruire nuovi Cie, centri di identificazione e espulsione, che sostituiranno i vecchi Cpt, centri di permanenza temporanea, nelle regioni in cui ancora sono presenti, e cioè Umbria, Veneto, Marche, Toscana, Liguria e Campania, in qualche caso anche utilizzando caserme militari ormai dismesse, non mi pare abbia incontrato pareri favorevoli delle amministrazioni locali, indistintamente esse siano di centrodestra o centrosinistra. Inoltre è noto che la regione Umbria non sia favorevole, infatti per bocca dell'assessore Damiano Stufara ha espresso contrarietà a realizzare nella nostra regione un Centro di identificazione ed espulsione di immigrati clandestini. Già in passato fu avanzata una simile proposta di realizzare in Umbria, e precisamente a Bettona un centro di permanenza temporanea. Il Consiglio Regionale dell'Umbria espresse parere contrario a tal riguardo con critiche che si alzavano anche e soprattutto dai banchi del centrodestra e di Alleanza Nazionale. Il problema immigrati non si risolve con la individuazione di nuovi centri di permanenza, bensì con trumenti, regolamenti attuativi di contrasto al fenomeno impedendo gli sbarchi di queste persone. Perfettamente condivisibile l'intervento del Sen. Domenico Benedetti Valentini, il quale sono ben certo non farà mancare il prezioso contributo in ogni sede istituzionale governativa contro questa sciagurata ipotesi. Con Benedetti Valentini, – conclude Bernelli – mi complimento inoltre per l'incessante impegno che da parlamentare prima, e da Senatore ora sta manifestando verso i grandi problemi della città”.

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