Durante un servizio di monitoraggio del territorio, personale del Comando Stazione di Perugia del Corpo Forestale dello Stato ha scoperto, all’interno di un terreno incolto nell’hinterland perugino, una coltivazione illegale di cannabis, dalla quale viene ricavata la marijuana, e ottenuta dalle infiorescenze delle piante femminili essiccate e conciate, e l’hashish, particolare resina estratta sempre dalle infiorescenze femminili della pianta. Entrambi sono noti cannabinoidi, i cui principi attivi li fanno rientrare nell’elenco delle sostanze psicotrope.
Grazie all’attività investigativa in corso, gli uomini del Comando Stazione Forestale di Perugia, pur non essendo ancora risaliti agli autori della coltivazione illegale, sono venuti in possesso di elementi concreti che fanno ben sperare nella possibilità di accertare l’identità del/i responsabile/i dell’illecita attività.
Data la localizzazione della piantagione, oltre al fatto che le piante erano invasate, quindi agevolmente trasferibili in un altro posto, considerati gli elementi di prova acquisiti e previo accordo con il Magistrato di turno, si è proceduto al sequestro dell’intera piantagione.
Un campione delle piante sequestrate, previa essicazione, è stato inviato presso un laboratorio di analisi specializzato al fine di accertare la concentrazione del principio attivo tetraidrocannabinolo (THC).
Le indagini procedono stringendosi sugli elementi indiziari che dovrebbero portare all’individuazione dell’identità degli autori.

Riproduzione riservata