L’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio, la lavanda dei piedi agli Apostoli, la Passione, la morte sulla croce, la risurrezione nel terzo giorno: sono i momenti della vita di Gesù che i cristiani in tutto il mondo ricordano con i riti della Settimana Santa.
A Spoleto le celebrazioni pasquali sono iniziate nel pomeriggio di mercoledì 20 aprile, quando l’Arcivescovo Renato Boccardo, insieme ai sacerdoti della Diocesi, ha presieduto nella Basilica Cattedrale la Messa Crismale, una suggestiva e antica liturgia nella quale vengono consacrati e benedetti gli oli per i sacramenti che verranno amministrati in tutte le parrocchie dalla Pasqua 2011 a quella del 2012: il crisma, segno dello Spirito Santo effuso nel Battesimo, nella Cresima e nell'Ordine; l’olio dei catecumeni, che sostiene nella pacifica battaglia della fede la nuova creatura che rinasce dall’acqua e dallo Spirito; l’olio degli infermi, che consola nella sofferenza e conforta nella malattia. In questa celebrazione una preghiera particolare si è levata per il ministero di tutti i sacerdoti che, all’interno della Messa, hanno rinnovato dinanzi al Vescovo le promesse pronunciate il giorno della loro ordinazione. E proprio ai sacerdoti mons. Boccardo ha dedicato gran parte la sua omelia, pubblicata interamente nel sito dell’Archidiocesi: www.spoletonorcia.it. «Nella Chiesa, sacramento universale del Cristo noi sacerdoti – ha detto – rendiamo possibile in modo speciale la comunicazione della vita di Dio agli uomini, che discende dal mistero pasquale del Signore. Al di là, perciò, delle singole missioni che ci sono affidate, noi siamo ‘espressioni’ di Cristo, testimoni che attualizzano la sua presenza, segni viventi di lui, sacerdote e pastore. Fratelli miei, non abbassiamo, da miseri legalitari, il livello di grazia cui Cristo ci chiama; non perdiamo, da poveri e soddisfatti borghesi, la tensione inquietante per arrivare dove non siamo! Restare fermi, in soddisfatta sicurezza, sarebbe per noi la più grave e forse la più comune e smascherata infedeltà. Ed anche la più deludente infelicità. ».
La Messa Crismale è stata l’occasione per il Vescovo e i sacerdoti – giunti a Spoleto da ogni parte della Diocesi, ad eccezione di quelli infermi, visitati comunque da mons. Boccardo – di fare un serio e profondo esame di coscienza. «Abbiamo tutti urgente bisogno di amicizia più sincera e virile, di collaborazione più concreta e dialogante, che ritrovi in Cristo e nella missione che egli ci ha affidato il suo punto focale e risolutivo», ha affermato mons. Boccardo. «Cari sacerdoti, dobbiamo imparare ad avere stima gli uni per gli altri; ad avere e dare fiducia; a non mettere etichette e ad accettare ognuno per quello che è, rifuggendo il chiacchiericcio inutile e dannoso; a considerare quello che fanno gli altri come un dono anche per noi stessi; a saper gioire delle iniziative pastorali riuscite ed apprezzare la generosità e l’impegno altrui. Un presbiterio unito – ha detto il Presule – è la prima via da percorrere per servire gli uomini ed annunciare il Vangelo in modo credibile; il primo volto della missione è la comunione. Perché la fraternità non è solo funzionale al superamento della solitudine o ad una maggiore efficacia pastorale, ma è condizione fondamentale per edificare la Chiesa, una Chiesa carica di fede e di speranza perché vive di amore».
Giovedì 21 aprile l’Arcivescovo Boccardo ha presieduto nella chiesa di S. Nicolò di Spoleto la Messa in Coena Domini, nella quale Gesù, dopo aver lavato i piedi agli Apostoli, istituì l’Eucaristia e il sacerdozio ministeriale. «Se capissimo l’immensa forza contenuta nell’Eucaristia – ha detto il Presule -, se capissimo la potenza della comunione con il Figlio di Dio davvero potremmo fare di questa nostra civiltà, di questo nostro mondo un luogo di amore e bontà, di pace e di verità».
Sabato Santo, 23 aprile, l’Arcivescovo presiederà in Duomo la Veglia Pasquale alle 23.00. Il giorno di Pasqua, domenica 24 aprile, mons. Boccardo presiederà, sempre in Cattedrale, il solenne pontificale.