Il Gip del Tribunale di Spoleto ha archiviato la denuncia per diffamazione che l’ex presidente BPS, Giovannino Antonini, aveva presentato nei confronti del direttore di Tuttoggi.info Carlo Ceraso in relazione all’articolo del 30 maggio 2013 in cui era stata data la notizia dell’avviso di conclusioni indagini notificato a 34 persone coinvolte a vario titolo nello scandalo che qualche mese prima aveva già convinto Bankitalia a commissariare l’istituto di credito.
L’archiviazione era stata richiesta dal Sostituto Procuratore Mara Pucci che il 2 dicembre scorso scriveva: “il giornalista, con linguaggio mantenuto nei limiti della continenza formale (non sono citate in querela, né si rinvengono nel testo, espressioni di per sé denigratorie ed offensive della altrui reputazione), ha riportato in modo coerente e fedele i contenuti di atti giudiziari ad indagini concluse…..senza sconfinare in analisi, valutazioni o ricostruzioni autonome e tendenti ad affiancare o precedere l’attività investigativa degli inquirenti”.
Il provvedimento era stato però impugnato da Antonini e dal suo legale che hanno così avanzato richiesta di opposizione alla archiviazione.
Il provvedimento del Gip – A difendere le ragioni del quotidiano on line è stato l’avvocato Iolanda Caponecchi del foro di Spoleto. L’udienza si è tenuta lo scorso 13 maggio ma solo in questi giorni il provvedimento del Gip Augusto Fornaci è stato notificato alle parti. Leggiamo uno stralcio dell’ordinanza: “…in via preliminare va rilevata l’intempestività della proposta Opposizione, depositata il 7 febbraio 2014 e dunque oltre il termine di 10 giorni dalla notifica alla p.o. avvenuta a mezzo posta in data 20.01.2014”. Ma non è tutto. Osserva ancora il dottor Fornaci: “…nel merito, la querela del 28.08.2013 non può ritenersi ritualmente proposta da Antonini Giovannino, la cui sottoscrizione non risulta autenticata nelle forme di Legge. Ed invero, l’ “autenticazione” della sottoscrizione della persona offesa-querelante (Antonini Giovannino) apposta in calce all’atto è stata redatta da un Legale (omissis) che, a quella data (28.08.2013) non risultava ancora nominato Difensore della Persona offesa…”.
“Un’altra querela temeraria” – E’ stato lo stesso difensore di Tuttoggi.info a comunicare in queste ore il buon esito della causa. “Sono soddisfatto e grato all’avvocato Iolanda Caponecchi per la sua puntuale e determinante difesa” commenta il direttore Ceraso “le motivazioni della Procura prima e quelle del Gip oggi, sembrano confermarci che siamo di fronte a un’altra querela temeraria, non certo la prima presentata contro di noi da chi ruotava a suo tempo intorno alla Banca. In questi anni in cui abbiamo raccontato le tristi vicende dell’istituto di piazza Pianciani, giudiziarie e non, abbiamo subìto un po’ di tutto, intimidazioni, pressioni, querele, minacce, persino una indagine della Consob finita in una bolla di sapone; tutte azioni, ovviamente addebitabili ai rispettivi responsabili, perpetrate per imbavagliarci, per fiaccare non solo i giornalisti di Tuttoggi.info ma anche l’editore, costretto a fronteggiare continue spese. Credo sia venuto il momento di dire ‘basta’; questo ‘vizietto’ tipicamente italiano delle cosiddette ‘liti temerarie’ deve finire se vogliamo davvero considerarci un Paese civile. In tal senso spero che il Parlamento, alla luce delle autorevoli parole pronunciate pochi giorni fa sul tema dal Presidente del Senato Pietro Grasso, vorrà porvi rimedio. Anche per questo, ai ringraziamenti ai nostri avvocati Iolanda Caponecchi e Francesco Donzelli di Terni, voglio estendere la mia gratitudine a chi difende il nostro mestiere come l’Odg, Ossigeno per l’informazione, Anso, Articolo21, Libera e tutte quelle istituzioni e associazioni che quotidianamente si battono per la libertà di stampa”.
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Modificato il 23 gennaio 2017