Detenuto appicca fuoco in cella per protesta, agente intossicato - Tuttoggi.info

Detenuto appicca fuoco in cella per protesta, agente intossicato

Davide Baccarini

Detenuto appicca fuoco in cella per protesta, agente intossicato

L'episodio nel carcere di Terni, l'uomo protestava per il diniego ricevuto al trasferimento in altra sezione | Il Sappe furioso "Ancora una volta un poliziotto che ci rimette"
Gio, 24/04/2025 - 12:17

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Ancora tensioni nella Casa Circondariale di Terni dove – denuncia il segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Fabrizio Bonino – “ancora una volta a rimetterci è un poliziotto“.

I fatti risalgono a ieri pomeriggio (23 aprile) verso le 17, quando un detenuto di origine nigeriana, ristretto per reati di droga, ha incendiato il materasso e le suppellettili all’interno della propria cella a seguito del diniego di essere ubicato in un’altra sezione, dove peraltro già si era reso protagonista di azioni di violenza contro altri detenuti.

Nell’immediato, il poliziotto addetto alla vigilanza ha allertato la Sorveglianza Generale, mettendo allo stesso tempo in salvo il resto dei detenuti, visto il fumo nero che rendeva l’aria irrespirabile. Il sindacalista evidenzia che, ancora una volta, “la situazione non ha avuto conseguenze peggiori solo grazie alla prontezza ed al coraggio del poliziotto per il quale, visitato al termine dell’emergenza, i sanitari hanno stabilito una prognosi di 7 giorni per inalazione di fumi tossici. Un comportamento eroico, che mi auguro venga segnalato alla Commissione ministeriale per un giusto riconoscimento”.

Basta con queste barbare violenze, basta con queste gravi situazioni di rischio! – ha tuonato Donato Capece, segretario generale del Sappe – Rivendichiamo tutele e garanzie funzionali, nuovi strumenti che migliorino il servizio della Polizia Penitenziaria, bodycam e Taser su tutti, nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali. La situazione nel carcere di Terni e del personale di Polizia Penitenziaria è veramente al limite della sopportazione. Le autorità amministrative e politiche non si sottraggano alle loro precise responsabilità per assicurare a Terni dignità e sicurezza a chi vi in esso lavora e vi è detenuto”.

“Prevediamo un’estate di fuoco se non si prenderanno immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi. Il personale è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?” conclude il leader del Sappe.

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