Grazie ai controlli aerei scoperti oltre 100 tra auto e moto non bonificati, 3 motrici ed un natante fuori uso: tutti tenuti in modo non conforme
Un vero e proprio cimitero di rifiuti in quello che era autorizzato come deposito giudiziale è stato scoperto dalla Finanza a Todi. La discarica abusiva è stata scoperta dai finanzieri del Comando provinciale di Perugia e della Sezione Aerea di Pratica di Mare (Roma) grazie ai controlli aerei con l’elicottero.
Sotto sequestro preventivo – su ordine del gip di Spoleto – è dunque finita un’area di circa 2.500 metri cubi, situata nell’area industriale di Todi.
E’ il terzo “cimitero di veicoli” scoperto dai finanzieri nelle ultime settimane nel territorio provinciale, dopo quelli di Gubbio e Città di Castello.
L’attività trae origine dallo sviluppo investigativo delle riprese aeree acquisite durante un sorvolo operativo finalizzato al controllo economico del territorio, da parte di un elicottero del Corpo, dotato di innovativi sistemi di telerilevamento.
In particolare, nel corso del sopralluogo, l’equipaggio aveva individuato una porzione di terreno su cui insistevano numerosi autoveicoli, motoveicoli ed altri rifiuti in evidente stato di abbandono. Verificata la riconducibilità dell’area ad una società operante nel settore delle riparazioni di autoveicoli nonché come deposito giudiziale, i finanzieri hanno appurato, sul posto, la presenza di oltre 100 tra autovetture e motocicli non bonificati, 3 motrici ed un natante fuori uso, oltre a parti di carrozzeria di autoveicoli, tenuti in modo non conforme alle prescrizioni dell’autorizzazione prefettizia.
La quasi totalità dei materiali – classificabili come “rifiuti pericolosi” – era posta direttamente sul suolo non impermeabilizzato, con il conseguente rischio di infiltrazione e contaminazione del sottosuolo e delle falde acquifere. Di fatto, dunque, una discarica abusiva e pericolosa.
Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, alla luce delle preliminari risultanze investigative, ha convalidato il sequestro d’urgenza.
I legali rappresentanti della società sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Spoleto per avere esercitato abusivamente le attività di gestione dei rifiuti e di autodemolizione, ai sensi delle disposizioni del
decreto legislativo n. 152/2006 (Testo unico ambientale).
È stata rilevata, altresì, la presenza di un manufatto abusivo e di una cisterna per carburanti di circa 1.500 litri detenuta senza il certificato di prevenzione incendi.
L’intervento, frutto della sinergia tra il dispositivo terrestre e la componente aeronavale della Guardia di Finanza, consentirà, inoltre, di procedere al recupero della cosiddetta “ecotassa”, ovvero il tributo speciale previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi, che si applica anche nei confronti di chi illecitamente mette a disposizione aree di terreno adibendole a discariche non autorizzate.
(foto di repertorio)