Davanti all'ospedale si manifesta "per il diritto alla salute" | Secondi "Prima di tante iniziative" - Tuttoggi.info

Davanti all’ospedale si manifesta “per il diritto alla salute” | Secondi “Prima di tante iniziative”

Davide Baccarini

Davanti all’ospedale si manifesta “per il diritto alla salute” | Secondi “Prima di tante iniziative”

Sab, 23/09/2023 - 12:26

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Sindaci dell’Altotevere, rappresentanti dei sindacati e del mondo dell’associazionismo socio-sanitario uniti per dire basta alle tante criticità del settore "Non ci fermeremo qui finché non avremo risposte"

L’obiettivo che vogliamo raggiungere è rendere di nuovo esigibile l’articolo 32 della Costituzione che prevede il diritto alla salute”. Ha esordito così Fabrizio Fratini (segretario Spi Cgil Perugia) durante la manifestazione avvenuta stamattina (23 settembre) davanti all’ospedale di Città di Castello, dove si sono riunite circa 300 persone, tra cui i sindaci di (quasi) tutti i Comuni dell’Altotevere, rappresentanti dei sindacati e del mondo dell’associazionismo socio-sanitario.

La manifestazione

Una mobilitazione in difesa della sanità pubblica ma soprattutto per il rafforzamento dei servizi ospedalieri e della medicina del territorio ma anche un’occasione per chiedere a Regione Umbria e Usl Umbria 1 un confronto costruttivo, per affrontare e risolvere le criticità del settore nella vallata e rappresentare la necessità che molti servizi vengano migliorati e potenziati con investimenti urgenti.

“Vogliamo diritti a sanità pubblica”

Fratini, già responsabile Cgil dell’Alta Umbria, si è rivolto alla folla – tra cui vi erano anche operatori sanitari e dirigenti Usl – ribadendo che “occorrono personale, risorse umane e risorse strumentali. Noi non faremo tornare indietro le lancette dell’orologio ai tempi delle mutue, perché attraverso battaglie politiche, sindacali e sociali nel 1978 fu conquistato il servizio sanitario pubblico, che deve tornare ad essere gratuito, universale e accessibile. Lo abbiamo detto all’ultimo governo umbro, in occasione della presentazione del Piano sanitario regionale, di cui non condividiamo metodo e merito: per tornare ad avere una sanità pubblica bisogna investirci affinché tutti possano curarsi e non rinunciare a farlo o andare dal privato”.

“Iniziativa collettiva, la sanità ci ha unito”

Il tema della sanità ci ha unito – ha poi aggiunto Luca Secondi, sindaco di Città di Castello – e il messaggio di questa manifestazione è chiaro: vogliamo unirci per la sanità pubblica. Non siamo contro nessuno ma i nostri diritti vanno rivendicati con forza in ogni sede e per questo che l’invito è stato rivolto a tutti i livelli istituzionali, compreso quello regionale. Questo – sottolinea il primo cittadino – è un tema fondamentale come lo è il senso di responsabilità dei cittadini. Il diritto alla sanità pubblica non può essere relegato unicamente ad una presa di posizione delle istituzioni ma è una responsabilità collettiva. Ecco perché la manifestazione ha un senso, perché permette di partecipare, condividendo e rivendicando quelli che sono i nostri diritti fondamentali”.

Le criticità della sanità altotiberina

Gli altri sindaci hanno poi evidenziato in coro “le problematiche che si trascinano da tempo nei servizi ospedalieri, per le quali non si può più aspettare ed è venuto il momento di risolvere”. Tutti concordi su una delle criticità più sentite, le liste di attesa, a causa delle quali soprattutto le categorie più fragili sono costrette a girovagare per la regione in cerca di una prestazione più celere. Si è parlato anche della carenza di personale sanitario, che riguarda tutti i reparti ospedalieri del comprensorio e non solo il pronto soccorso, oltre al mancato potenziamento degli organici del Servizio per Dipendenze e del Centro di Salute Mentale, alla gestione della RSA (con la necessità della riattivazione di un numero di posti congruo a disposizione) o alla necessità di potenziare l’assistenza domiciliare per persone con disabilità e anziani.

Leonardi (Uilp Umbria) “Diritto salute non può essere trasformato in bene di consumo”

Occorre ribadire con forza l’importanza della sanità pubblica contro ogni forma di smantellamento e soprattutto contro ogni forma di farraginosa riorganizzazione che non tutela cittadini e pensionati – ha aggiunto la segretaria generale Uilp Umbria Elisa Leonardi – Il diritto alla salute, come detto, è tutelato dalla Costituzione e nessuno può pensare di trasformarlo in bene di consumo soltanto per chi può permetterselo. Ringraziamo il personale che ogni giorno lavora ed è sotto pressione anche per questa riorganizzaione poco chiara e dalla quale ci aspettiamo risposte da parte della regione”.

Mencaccini (Fnp Cisl) “Non scordatevi l’ex ospedale”

Infine a tornare su un altro argomento scottante ci ha pensato Alessandro Mencaccini (Fnp Cisl): La sanità in Umbria è ridotta molto male, non siamo mai stati ascoltati finora ma non demordiamo. Siamo qui e ci torneremo finché le cose non miglioreranno. Una cosa che preme molto a noi pensionati è che l’ex ospedale sta cadendo a pezzi e nessuno se ne preoccupa, in regione se ne sono accorti solo adesso dopo 20 anni. Dicono che non ci sia disponibilità di risorse per ristrutturarlo ma quell’immobile di 8000 mq avrebbe rimesso in vita una zona della città completamente morta e favorito un accesso più semplice e diretto dei pensionati ad ambulatori e servizi”.

Secondi annuncia “Non ci fermeremo qui”

Ovviamente questa di oggi – ha sottolineato il sindaco – è stata la base di questa iniziativa collettiva, che non terminerà assolutamente qua ma andrà avanti. Oggi è stato l’inizio di un percorso che vede il legame di istituzioni e comunità (al di là delle presenze o non presenze istituzionali). Noi non arretreremo di un centimetro e andremo a difendere ciò che ci spetta”.

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