“Da ottobre 2023 il Consultorio di Orvieto è senza ginecologo”.
A dichiaralo, in una nota, Spi Cgil e Fp Cgil.
“Per vie informali era stato assicurato che entro giugno la situazione si sarebbe risolta, in quanto era stato indetto un avviso; ma giugno è passato e il ginecologo non è arrivato. L’Azienda ha firmato un contratto con un ginecologo obiettore appena andato in pensione, che per tre mattine al mese presta servizio al Consultorio: soluzione assolutamente inadeguata e penalizzante per il territorio orvietano”.
“Il Consultorio di Orvieto deve essere dotato di un ginecologo a tempo pieno che non sia obiettore”
“Il Tar del Lazio, con la sentenza 8990 del 2016, ha sancito inderogabilmente che i ginecologi che operano nei Consultori non possono essere obiettori: è necessario garantire alle donne il diritto di essere seguite e informate in maniera scevra da ogni pregiudizio nel percorso che devono scegliere liberamente. E i ginecologi che operano nei Consultori non possono opporsi alla prescrizione dei contraccettivi, compresi quelli di emergenza”, dichiarano i sindacati.
“Il Consultorio di Orvieto deve essere dotato di un ginecologo a tempo pieno che non sia obiettore, che sappia e voglia accompagnare le donne nel percorso di consapevolezza della propria salute sessuale, e le coppie a scelte consapevoli”.
“La legge 194 è una legge dello Stato Italiano”
“La legge 194 è una legge dello Stato Italiano”, insistono Spi Cgil e Fp Cgil. “Non si tratta di una legge che sponsorizza l’aborto, ma che tutela le donne e riconosce a ognuna la libertà di scelta e la possibilità di interrompere una gravidanza senza dover ricorrere alle pratiche mediche clandestine. Il sopruso ai danni delle donne passa anche attraverso la negazione del libero accesso all’aborto e lo smantellamento di quei luoghi, come i consultori, che garantiscono la dignità e la riservatezza delle donne”.