CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 MAGGIO, COME VISTO DA SPOLETO 5 STELLE - Tuttoggi.info

CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 MAGGIO, COME VISTO DA SPOLETO 5 STELLE

Redazione

CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 MAGGIO, COME VISTO DA SPOLETO 5 STELLE

Ven, 27/05/2011 - 09:40

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di Spoleto 5Stelle

Cronaca/resoconto consiglio comunale del 26 maggio, direttamente dai banchi.

All’inizio del consiglio viene votata una inversione dell’ordine del giorno per anticipare subito la discussione sulla seguente mozione:

56. Ordine del giorno presentato dai Consiglieri Trippetti e De Angelis per la “Dichiarazione di “Territorio comunale denuclearizzato” e adesione al “Si per fermare il nucleare” (Prot. 22164/6.5.11).

Trippetti ha chiesto l’anticipazione per l’imminente appuntamento con il referendum del 12 e 13 giugno, e per l’adesione alla campagna referendaria. Viene votata l’anticipazione della mozione a maggioranza.

Spiega Trippetti che la legge 99/2009 ha reintrodotto la possibilità di ricorrere in Italia a centrali nucleari, fissando l’obbiettivo di coprire il 25% del fabbisogno energetico nazionale con il nucleare. Dopo gli eventi del Giappone c’era stato l’annuncio di sospendere le procedure di riattivazione del nucleare in Italia per un anno. Votare SI al referendum è per abrogare tale legge e per scongiurare il nucleare in Italia anche nel futuro. La stessa Germania ha approvato la dismissione degli impianti entro il 2020, con obbiettivo di coprire il 40% del fabbisogno con energia pulita. La mozione chiede di definire Spoleto come comune denuclearizzato, di assicurare massima trasparenza per la promozione del referendum, e invitare la cittadinanza ad andare a votare.

Parente interviene denunciando il boicottaggio del governo nei confronti del referendum, che non è stato accorpato alle elezioni comunali, di recente tenutesi in molti comuni, anche per rendere più difficoltoso il raggiungimento del quorum. Sottolinea anche come ci sia stato un totale silenzio e carenza di informazione nelle reti televisive nazionali. Invita quindi i consiglieri comunali a informare e esortare i cittadini ad andare a votare, essendo il raggiungimento del quorum (sotto il quale il referendum non è valido), ed il successo del referendum, basati sul passaparola.

Militoni interviene definendo la mozione una strumentalizzazione, soprattutto in virtù della mancanza a livello comunale di un piano energetico comunale, per cui si possono fare centrali a biomasse arbitrariamente.

Alleori ricorda come sia importante fare il porta a porta per informare i cittadini sul referendum come per le elezioni comunali.

Campagnani sottolinea come sia importante dotarsi di un piano energetico, che dia linee guida per ogni tipo di impianto energetico. Per quanto attiene il referendum chiede che le stesse istituzioni comunali (il comune e la giunta) promuovano e diffondano le informazioni adeguate ai cittadini per recarsi a votare al referendum.

Petrini ricorda come si tratti di un referendum politico, e ritiene poco rilevante una decisione comunale locale. Chiede invece che si proceda al piano energetico e che si decida che la città deve essere di arte, cultura, natura, o invece approvare ancora impianti industriali (riferendosi alla centrale biomasse).

Cardarelli cita le parole di un fisico, Bernardini, il quale diceva che la energia nucleare è figlia di madre indegna. Ed infatti essa trae origine dall’applicazione in sede civile degli investimenti fatti per uso esclusivamente militare. Dice che gli stessi fisici ritengono che il fattore rischio di grande incidente, per il nucleare, non è mai pari a zero. I costi di produzione e di sicurezza rendono ogni impianto moderno non conveniente. Il fabbisogno di energia che coprirebbero può essere raggiunto con buone pratiche di risparmio energetico. Si rende disponibile a dare una mano per invitare la gente a recarsi a votare.

Grifoni dice che il partito a cui appartiene e cioè l’UDC ha espresso posizioni favorevoli al nucleare ma ciò nonostante egli si dichiara assolutamente contrario. Energia pulita e rinnovabile non sono la stessa cosa. La energia nucleare anche se può essere definita rinnovabile non è pulita. Lo è invece quella che sfrutta vento, acqua e sole. Definire il Comune come “denuclearizzato” è una dichiarazione di principio istituzionale, anche se scarsamente efficace come obbligo per il governo. Importante è il piano energetico comunale.

Cristofori condivide la mozione e interviene per riaffermare un principio di carattere generale, respingendo le osservazioni che sostengono che le assemblee locali si devono occupare solo di questioni locali. Dice che i rappresentanti eletti dal popolo non possono essere estranei anche a tematiche nazionali. Nel caso specifico anche a livello locale numerosi cittadini e comitati hanno promosso e sostenuto il referendum. Gli incidenti nucleari riguardano tutta l’umanità.

Piccioni dice che ci sono due aspetti importanti nella mozione: quello che piano energetico comunale che l’amministrazione a suo parere può approvare in sei o sette mesi; l’altra parte importante è quella che impegna il consiglio comunale ad aderire al si per fermare il nucleare.

Parente, nelle dichiarazioni di voto, invita i consiglieri a prendere contatto con il comitato locale referendario Vota Si per fermare il nucleare per raccogliere tutte le informazioni adeguate da diffondere poi tra i cittadini, anche per gli altri referendum in programma (sull’acqua pubblica, e sul legittimo impedimento, comitato che è all’opera in città e che anzi ha bisogno dell’aiuto, sostegno e passaparola di tutti i cittadini – email votasifermarenucleare.spoleto@gmail.com ..- n.d.r. / c/o biblioteca Montagne di Libri / edificio dello sportello del cittadino).

Anche Trippetti invita a prendere contatto con il comitato locale.

Petrini sollecita il sindaco ad attivarsi per dare alla città il regolamento sul referendum civico che è un diritto dei cittadini, per il quale però a Spoleto manca ancora il regolamento apposito. Ritiene comunque la mozione totalmente inutile in quanto il territorio è ad alto rischio sismico e quindi impossibile che si possa destinare una centrale. Ritiene quindi la mozione pura propaganda politica. Il gruppo PDL voterà contro la mozione.

Profili rinnova la perplessità per cui dire che un comune è denuclearizzato è pura demagogia politica, priva di riferimenti giuridici, e quindi un ente sovraterritoriale potrebbe scavalcare ogni decisione locale. Ciò nonostante condivide l’intento. Sottolinea comunque i controsensi della amministrazione che aggiunge terreni a destinazione industriale e fa una politica energetica dannosa per l’ambiente, con il piano sul fotovoltaico su cui non si hanno più notizie e rimaste aria fritta. Voterà a favore, ma insiste per una politica energetica complessiva uniforme.

Lisci sostiene che sia giusto parlare oggiAggiungi un appuntamento per oggi della urgenza del referendum sul nucleare. Per quanto riguarda il piano energetico comunale riferisce che si sta lavorando a tal fine.

Dominici chiede che sindaco e giunta chiedano ai comuni limitrofi di approvare documenti analoghi e far approdare tale richiesta anche in Regione.

La mozione viene approvata con 21 si e 3 contrari.

Si passa al punto

16. Disposizioni modificative e integrative del Regolamento per la concessione di contributi, vantaggi economici ad enti, associazioni o altri organismi.

Il presidente della commissione statuto e regolamenti Montesi, il quale spiega alcune modifiche al regolamento. Si modifica l’art. 3 che stabilisce la composizione del fondo da cui si assegnano i contributi. Si stabiliscono le percentuali del 75% massimo di contributo per grandi eventi e 25% minimo per i contributi soggetti a bando, e principio compensazione, per soggetti che in qualche modo sono debitori/creditori verso il comune. Vengono poi individuate le graduatorie, e i criteri di assegnazione dei contributi.

Il punto si approva con 18 si e 3 astenuti.

Si passa a

Piano generale degli impianti pubblicitari.

Relatore è ancora Montesi. Il regolamento è molto articolato e molto più tecnico dell’altro. Ci sono state una decina di sedute e un lavoro certosino per leggere tutti gli articoli con una sedute anche di cinque ore, alla presenza del comandante della polizia municipale De Vincenzi. Il regolamento riguarda tutta la cartellonistica stradale, i colori, le regole per le struttre e gli impianti, striscioni affissioni, targhe e cartelle, permanenti o temporanei, le zone di divieto, distanze. In ogni caso il regolamento prevede di non entrare in contrasto con l’arredo urbano evitando conflitti con l’eventuale regolamento dell’arredo urbano. Ringrazia tutti i consiglieri presenti nella commissione che hanno affrontato aspetti molto tecnici, apportando indicazioni.

Grifoni e poi Loretoni intervengono dichiarando il loro voto favorevole ma entrambi ricordando che, nonostante i tentativi di prevedere gli aspetti di arredo urbano, sarebbe stato ottimale provvedere a una approvazione parallela dei due testi. In tal senso interviene anche Parente chiedendo che in ogni caso venga assicurata una armonizzazione con il futuro regolamento di arredo urbano.

Il regolamento viene approvato all’unanimità.

Si passa a:

18. Approvazione Piano Attuativo di iniziativa privata proposto da Dominici Settimia in Spoleto, Frazione Beroide.

19. Approvazione definitiva Piano attuativo di iniziativa privata proposto da Venturini Maria Teresa e Venturini Fabrizio in Spoleto Fraz. Poreta.

Si tratta di pratiche della commissione urbanistica, che vengono approvate con alcuni astenuti.

Alle ore 18.26 il consiglio viene sciolto a causa di una richiesta di rinvio del Partito Democratico.

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