Crollo pini, Terni perderà un dei suoi 'polmoni verdi'. Via Centurini chiusa fino a sabato. Giù 90 esemplari, previste nuove piantumazioni
Sul crollo dei pini in via Centurini la relazione dei Vigili del Fuoco e il sopralluogo dei tecnici Afor e del Comune sono stati perentori: è necessario abbattere 90 esemplari per questioni di sicurezza pubblica. L’assessore Mascia Aniello, dispiaciuta per quanto sta accadendo da questa mattina, 23 agosto, commenta laconicamente: “Piange il cuore, ma anche in questo caso non c’era alternativa alcuna rispetto alle indicazioni tassative dei Vigili del Fuoco e agli esiti del sopralluogo AFOR. I pini domestici di Via Centurini hanno dato colore a una città ostinatamente grigia, ci hanno fatto compagnia per decenni, ci hanno donato ombra, ci hanno gratificato silenziosamente di uno spazio speciale, regalandoci la suggestione del bosco nel caos di città. Hanno reso più bella una Terni che ancor la sua intima bellezza va cercando”.
Verranno piantati altri alberi
“Dinanzi a tanta gratuità, a fronte di questa magia, non abbiamo reso un buon servizio al Creato, perché nessuno per decenni, pur dopo diversi crolli, si è mai curato di questi alberi. Fino all’ineluttabile esito odierno. L’impresa incaricata è stata ammonita relativamente al fatto che, per legge, dovrà porre massima attenzione all’eventuale presenza di nidi e avifauna selvatica, dandone immediata comunicazione al Comune e alla sezione ternana del WWF per la migliore presa in carico. È previsto un reimpianto, con un rapporto di 2 a 1 per ogni esemplare scomparso. La Giunta Bandecchi, considerando la difficile situazione ambientale locale, intende fare molto di più con i progetti di riforestazione urbana, già all’attenzione dell’Amministrazione, dopo decenni di parole. Ne riparleremo presto, carte alla mano”.
Crollo pini, via Centurini riaprirà entro il finesettimana
“Sarà molto diversa, quasi irriconoscibile, ma, nel tempo, faremo del nostro meglio per onorare il ricordo: una moderna progettazione del verde, essenze arboree adeguate, geometrie di sviluppo sostenibili e, finalmente, manutenzioni programmate e tecnicamente all’altezza” – conclude l’assessore