“Nei giorni scorsi è stata diffusa dagli organi di stampa la decisione assunta dall'Assemblea dei Soci della Valnerina Servizi di procedere alla vendita della partecipata Valnerina Gas. Come Segretario Comprensoriale del mio Partito mi corre l'obbligo di fare alcune considerazioni nel merito. La Valnerina Gas è una società in difficoltà economiche, che si caratterizza per le carenze organizzative e gestionali, e proprio per questo motivo si sarebbe dovuto procedere al rinnovo del CDA della società, attualmente un monocolore del Partito Democratico, privilegiando criteri di selezione dei Consiglieri che fossero andati oltre la semplice rappresentanza politica. Questa società infatti, operando in regime di mercato, è un'azienda che va gestita come una vera e propria impresa privata, tanto che nella scelta dei suoi amministratori, la politica dovrebbe procedere privilegiando le specifiche professionalità degli eventuali candidati, e non semplicemente la rappresentanza partitica, così come è stato fatto con il CDA di Valnerina Servizi dove, anche in questo caso, è rappresentato il solo Partito Democratico. Lo stesso CDA che non più di sette mesi fa si era dato l'obiettivo di rilanciare la Valnerina Gas partendo proprio dal Piano che avrebbe dovuto redigere Sviluppumbria, e dal nuovo Consiglio di Amministrazione che avrebbe dovuto insediarsi entro giugno 2008. Il risultato? Il Bilancio di Previsione per il 2008 è a dir poco preoccupante, la malagestione continua e l'unica “spettacolare” operazione che si è riusciti a fare nell'ottica della riduzione dei costi è stata quella di ipotizzare il trasferimento della sede da Norcia (dove era messa a disposizione gratuitamente dal Comune) a Cascia, quasi a voler lanciare la campagna elettorale al Sindaco uscente. Di fronte a questa situazione, l'unico quadro che questo Consiglio è stato in grado di prospettare è stato quello di svendere al più presto la Valnerina Gas, perché di svendita si parla, trattandosi di una società con circa 700.000,00 euro di debito. Una decisione inaccettabile, che simboleggia il fallimento della politica, ma soprattutto che non tiene conto delle esigenze dei cittadini, che sono quelle del controllo dei prezzi e della qualità del servizio erogato. Due aspetti che francamente i gestori di altri servizi, privati o meno che siano, soprattutto quando esterni al nostro territorio, si veda il caso VUS e la gestione del servizio idrico, francamente non sempre hanno dimostrato di avere a cuore. Partendo da queste considerazioni e preoccupazioni, l'augurio dei socialisti della Valnerina è che la maggioranza del 51% della Valnerina Gas rimanga di gestione pubblica, ed che si apra eventualmente una trattativa per la vendita del restante 49% con potenziali società acquirenti, di respiro anche nazionale, che già intrattengono con essa rapporti di collaborazione. Soltanto così sarà possibile avviare un confronto di prospettiva e di rilancio della Società, che passi soprattutto attraverso la garanzia di standard minimi di qualità del servizio erogato, e della presenza fisica permanente di una struttura di riferimento sul territorio, e non un numero di callcenter. Ancora una volta i socialisti della Valnerina dicono no al continuo impoverimento dei nostri servizi e delle nostre istituzioni a favore delle realtà limitrofe.”
Il Segretario Comprensoriale Gianluca Dominici
