CRISI MERLONI E RAPANELLI INFUOCANO IL CONSIGLIO COMUNALE. POLEMICHE PER LO STADIO - Tuttoggi.info

CRISI MERLONI E RAPANELLI INFUOCANO IL CONSIGLIO COMUNALE. POLEMICHE PER LO STADIO

Redazione

CRISI MERLONI E RAPANELLI INFUOCANO IL CONSIGLIO COMUNALE. POLEMICHE PER LO STADIO

Ven, 19/09/2008 - 11:00

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Il Consiglio Comunale della discordia, è quello che si è svolto ieri pomeriggio a Foligno. All'ordine del giorno diversi argomenti, lo spostamento della data di consegna dal 15 settembre al 3 ottobre dei progetti per i privati che riguardano le attività produttive nell'ambito del Puc2; approvazione per il piano attuativo di iniziativa privata per la demolizione e ricostruzione di un accessorio agricolo condonato con cambio di destinazione d'uso ai fini residenziali in via Bevagna su area di proprietà di Marchionni Fiordinando e un altro in località Perticani di proprietà di Ciani Gianluca.

Ma l' argomento che per primo ha infuocato gli animi di consiglieri e assessori è stato quello riguardante la crisi che sta attraversando la Merloni. L'amministrazione ha voluto esprimere la sua solidarietà per la situazione economica che l'importante azienda sta attraversando, impegnandosi anche nel coinvolgere le autorità provinciali e regionali. Il consigliere Luciano Paci (Forza Italia) ha sottolineato “Pensare al bilancio, è importante, anzi fondamentale per un'azienda. Ma non si può pensare solo a quello. E' altrettanto necessario tener conto dei lavoratori, che contribuiscono alle sorti di qualsiasi posto di lavoro”. Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere Mario Gammarota (Rifondazione Comunista) che ha ricordato come “Occorre pensare anche alla Rapanelli, che già da tempo sta incontrando diverse difficoltà. Mi sarei aspettato che il sindaco facesse delle dichiarazioni, per comunicare quanto si sta facendo di concreto per sostenere queste realtà. E' fondamentale capire come la politica intende lo sviluppo del sistema Umbria”. Molto accesso l'intervento del consigliere Giuseppe Burgani (Lista Civica) che dichiara a sua volta “La crisi della Merloni non è improvvisa. E' un'azienda che ha cercato di fare concorrenza risparmiando sulla manodopera. Tra l'altro la politica l'ha sempre sostenuta, fin dal suo insediamento, quando gli sono stati concessi i terreni intorno alla fabbrica. Nonostante tutto si è arrivati alla crisi. Ci sono delle responsabilità ben precise. La solidarietà va bene, ma qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità”.

L'altro punto all'ordine del giorno che ha acceso gli umori del Consiglio, è stato quello presentato da Riccardo Meloni (Forza Italia), che ha chiesto una riqualificazione dello stadio Blasone. “Siamo costretti già a sostenere delle spese enormi per quell'impianto – ha tenuto a precisare l'assessore Paolo Trenta – tra le divisioni con delle reti di contenimento e le telecamere che ci costringono ad istallare, di soldi ne abbiamo spesi tanti. Un bravo amministratore – ha concluso Trenta – a volte è costretto a fare delle scelte anche impopolari, ma il denaro da gestire è quello e le cose da fare sono tante, a volte si deve dire anche no”. Anche il consigliere Ivano Bruschi (Rifondazione Comunista) ha sostenuto la necessità di adeguare lo stadio “è una struttura ormai vecchia, ed inoltre, non è possibile che vi si pratichi anche l'atletica. Sarebbe necessario – ha concluso Bruschi – che la struttura fosse dedicata solo al calcio e che si trovasse un'altra sede dove gli atleti si possano allenare più liberamente e senza più limiti di discipline”. Queste dichiarazioni hanno creato diversi dissensi sia per la discriminazione fatta nei confronti dell'atletica (lo stadio era nato per gli allenamenti di atletica, solo dopo si è vista la necessità di usarlo come campo da calcio), sia perché al centro dell'economia comunale, non può esserci un unico sport. Non meno sentite le proteste affinché i soldi vengano impiegati per qualcosa di più importante per l'intera cittadinanza. Riportato alla luce anche il problema che si è venuto a creare per via della decisione di accorpare la filiale delle Poste di Foligno con Perugia. Il fatto oltre a creare un problema con il personale, ne crea uno anche di organizzazione territoriale. Proprio per questo, il consigliere Massimo Metelli, ha chiesto al consiglio di discutere dell'argomento, con l'invito ad organizzare degli incontri con dei responsabili di Poste Italiane. (V.B.)


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