Il Senatore democratico Gianluca Rossi, ha inviato in mattinata una lettera al MISE, il cui testo è già stato divulgato dal sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, durante un’assemblea sindacale. Leggiamo il contenuto del testo: “Egregio Ministro, la presente per condividere con Lei l'aggravamento di una situazione già a Lei nota, e che rischia di vedere un pericoloso aggravamento in tempi brevissimi.
La Multinazionale SGL Carbon è radicata da 116 anni a Narni, rappresentando, ad oggi, un elemento determinante nella filiera siderurgica nazionale, essendo l'unico produttore italiano (dopo la chiusura dello stabilimento di Ascoli) di elettrodi di grafite. Essi sono connaturati, fondamentali e inscindibili dalla produzione di acciaio in Italia, di cui il 90% si basa su quella elettrica. Nonostante la funzione insostituibile del prodotto dell'impianto narnese, nel 2009 esso vede un fermo totale e un piano di mobilità che ha portato a una riduzione di organico pari a 40 unità. La compromissione del quadro economico della multinazionale è legata ad un investimento ingente in Malesia, che sembra finisca per drenare risors al punto di mettere in difficoltà il gruppo SGL Carbon, lasciando il sito di Narni privo di investimenti e di prospettiva. Tuttavia, in questa seppur difficile circostanza, nonostante una politica dei prezzi sfavorevole al profitto, lo stabilimento umbro è riuscito a realizzare 25 milioni di euro di utili tra il 2008 e il 2012.
Sappiamo del Suo fattivo interessamento e di quello del Sottosegretario De Vincenti, culminati anche in alcuni incontri presso il MISE sia con i rappresentanti della proprietà sia con le OOSS ed Istituzioni locali e regionale, ma che, tuttavia, non ha modificato gli orientamenti annunciati se pur in assenza di comunicazione ufficiale di chiusura del sito ternano.
Il 18 gennaio 2014, a Narni, su iniziativa delle rappresentanze sindacali di SGL carbon, ha avuto luogo un incontro in cui sono state esposte le preoccupazioni dei lavoratori ai parlamentari umbri presenti e ai rappresentati delle istituzioni locali, chiedendo un fattivo impegno sulla questione in oggetto.
Ci è stato riferito che le linee manageriali di SGL Carbon vanno in direzione di una intenzione rigorista nel rientro della condizione finanziaria, attraverso la chiusura di due stabilimenti, uno in Canada e uno in Europa. A tal proposito è importante ribadire che SGL Carbon – Narni:
E' l'unica produzione italiana di elettrodi e pertanto la sua chiusura comporterebbe una totale dipendenza dal mercato estero, con evidente aumento dei costi per la filiera nazionale, Ad oggi il sito è fornitore del 20% del mercato italiano del prodotto, Sono state costruite economie di scala nel territorio, ad esempio con la vicina AST,
L'aumento di prezzo della manifattura dell'acciaio determinato dall'assenza di produzioni nazionali di elettrodi inciderebbe sul saldo dell'import/export,
Verrebbero meno 200 posti di lavoro, difficilmente riassorbibili in breve tempo,
La chiusura del sito produttivo di Ascoli nel 2007 ha portato con sé l'esigenza d’ingentissime somme per la bonifica post-industriale.
Tali circostanze, che riteniamo molto preoccupanti ed inserite in un quadro non certo rassicurante per l’intera area Terni – Narni e per le condizione dell'economia umbra e nazionale, non possono non esserLe sottoposte.
Per tutte le questioni sopra riportate, si chiede di poter incontrarLa al fine di condividere ogni passaggio della vicenda, immaginando d’interpretare anche il pensiero di tutti gli altri parlamentari umbri, in un proficuo rapporto tra Governo e Parlamento; se lo riterrà opportuno siamo, inoltre, disponibili a partecipare agli incontri che verranno convocati con le OOSS e i rappresentati delle Istituzioni locali e regionale.
In attesa di un Suo positivo riscontro La salutiamo cordialmente.
