Rafforzare sempre più il supporto alle famiglie ed alle aziende umbre, irrobustire il presidio territoriale e rafforzare la filiera corporate della banca. Rassicurazioni, in merito al futuro della Cassa di Risparmio di Orvieto, che sono state fornite direttamente dai vertici del Mediocredito Centrale, che due anni fa è divenuto proprietario dell’istituto orvietano.
Il punto sulle strategie nel breve e medio periodo è stato fatti in un incontro al quale hanno partecipato la governatrice umbra Donatella Tesei, il sindaco Roberta Tardani, Ferruccio Ferranti, nuovo presidente del Consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Orvieto nonché presidente del Consiglio di amministrazione di Mediocredito Centrale, Francesco Minotti, amministratore delegato Mediocredito Centrale e Maurizio Barnabè, direttore generale della Cassa di Risparmio di Orvieto.
I vertici di Cassa e Mediocredito hanno appunto confermato la volontà di rafforzare sempre più il supporto alle famiglie ed alle aziende umbre, di irrobustire il presidio territoriale e di rafforzare la filiera corporate della banca. Strategie per le quali la presidente Tesei e il sindaco Tardani hanno espresso soddisfazione, così come per i dati emersi dalla relazione finanziaria semestrale approvata dal Cda della Cassa di Risparmio di Orvieto che confermano la solidità dell’Istituto e l’attenzione al territorio di riferimento.
“Per Orvieto e il suo territorio – ha evidenziato il sindaco Tardani – come per tutta la Regione è fondamentale poter continuare a contare su una banca solida e fortemente radicata e l’auspicio è che il nuovo management sappia mantenere proficui rapporti con le istituzioni locali cittadine con le quali dialogare e costruire insieme politiche di sviluppo e crescita rivolte alle imprese e al miglioramento della qualità di vita dei cittadini”.
Tesei ha sottolineato: “I risultati positivi, figli della solidità della nuova proprietà e della capacità di gestione del management sono stati sempre accompagnati dal dialogo e confronto con le Istituzioni locali. I numeri confermano il rinnovato ruolo che le banche territoriali stanno avendo nella nostra regione nonché il significativo livello di supporto che le banche che operano in umbria stanno assicurando all’economia locale”.