In vigore il decreto Draghi: i nuovi divieti in zona rossa

Covid, in vigore il decreto Draghi: i nuovi divieti in zona rossa

Redazione

Covid, in vigore il decreto Draghi: i nuovi divieti in zona rossa

Mer, 24/02/2021 - 00:03

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Stop alle visite a domicilio a parenti e amici, ancora possibile il ricongiungimento con il partner | Le regole in vigore per sport, bar e ristoranti

Dalla mezzanotte di martedì 23 febbraio (e quindi da mercoledì 24 febbraio) con l’entrata in vigore del primo decreto anti Covid del Governo Draghi, scattano i nuovi divieti per la zona rossa. Così come saranno eventualmente individuate in futuro con ordinanza ministeriale (per le regioni con incidenza di 50 casi settimanali ogni 100 mila abitanti e con uno scenario di rischio di tipo 3) e quelle in essere (e future) attraverso le ordinanze regionali.

In zona rossa vietate le visite a domicilio a parenti e amici anche nell’orario in cui non è in vigore il coprifuoco (dalle 5 alle 22, anticipato alle 21 in alcuni Comuni con ordinanze dei sindaci).

decreto draghi Covid

Tali visite, una volta al giorno e massimo due persone già conviventi oltre ai minori di anni 14, potranno essere effettuate all’interno del proprio comune se in zona arancione e della propria regione in zona gialla.

Gli spostamenti tra le regioni sono ancora vietati fino al 27 marzo. Si può sempre fare rientro alla propria residenza o domicilio o per motivi di lavoro, studio, salute, stato di necessità.

I divieti in zona rossa

In zona rossa (quindi, in Umbria, in tutta la provincia di Perugia e nel comune di San Venanzo) niente visite a domicilio a parenti e amici.


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Continua ad essere possibile il ricongiungimento con il proprio partner da cui si vive separato solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.

I genitori separati si possono sempre spostare per andare e trovare i figli minorenni, anche se in altra regione.

Ugualmente, si può fare assistenza ad un parente malato o invalido. I genitori che lavorano possono portare (anche se sconsigliato) i figli minori dai nonni fino al termine della giornata lavorativa.

Le ragioni degli spostamenti devono essere comprovati con autocertificazione.


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Continua ad essere possibile far rientro alla seconda casa.

Se il proprio comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.


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Bar e ristoranti

Nulla cambia per le altre regole in vigore in zona rossa. E’sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 (alle 21 nei comuni come Perugia, dove è anticipato il coprifuoco) è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina.
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati.

Sport

Sono vietati gli sport di contatto. E’ consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.

Negozi

Restano aperti, nei giorni festivi e prefestivi, all’interno dei centri commerciali, solo farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

I negozi di beni ritenuti non essenziali devono restare chiusi. Possono effettuare consegne a domicilio.

Sono aperte sia le concessionarie di autoveicoli, sia le officine.

Verso il Dpcm

Altra cosa è il Dpcm che sarà approvato nelle prossime ore e che varrà dal 6 marzo al 6 aprile, comprendendo anche le misure per le vacanze di Pasqua.

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