Scelgono la sala conferenze della Direzione dell’ospedale di Perugia, Donatella Tesei e i suoi assessori, per spiegare agli umbri, attraverso la stampa, quanto fatto in questo primo anno dall’insediamento in Regione. “Un luogo simbolo” lo definisce Tesei. Perché l’ospedale di Perugia, come gli altri della regione, sono stati e sono ancora la prima linea della lotta al Coronavirus. “Una battaglia contro un nemico che non conoscevamo” dice Tesei. Che rivendica i risultati ottenuti, grazie al “lavoro di squadra”. E ringrazia, oltre agli operatori sanitari e al personale tutto, protezione civile, università, fondazioni bancarie, le tante aziende private. Ma ringrazia soprattutto i cittadini umbri, “che si sono comportati in modo responsabile e che continueranno a farlo”.
Lavoro di squadra contro il Coronavirus
Un lavoro di squadra, rivendicala presidente, che ha consentito di ottenere risultati importanti. “Nessun paziente umbro Covid è dovuto ricorrere alle cure fuori regione” ricorda.
“Nei prossimi mesi – annuncia – attueremo una riorganizzazione stabile della nostra sanità perché possa tornare ad essere attrattiva. L’esperienza di questo anno ci ha fatto capire dove la nostra sanità può essere migliorata”. Intanto, a fine anno, scadranno gli incarichi dei commissari delle Aziende ospedaliere e sanitarie. “Una valutazione che faremo nei prossimi giorni”, dice senza sbilanciarsi.
Vaccino anti Covid
Quanto al vaccino Covid, Tesei assicura: “Saremo pronti anche per questa sfida”.
L’assessore Luca Coletto annuncia che dopo il Vaccino Day europeo del 27 dicembre, il 31 dicembre arriveranno anche in Umbria le prime dosi Pfizer. “Abbiamo già pianificato il secondo intervento di vaccinazioni”, secondo le priorità indicate dal Governo. “Lo faremo con le nostre forze – assicura – come abbiamo fatto per l’attività di screening prima della riapertura delle scuole”.
“Contiamo molto nel senso di responsabilità degli umbri, che ha pagato” prosegue Coletto. Annunciando però che si sta continuando a lavorare “nell’eventualità di sia una terza fase”.
Covid e crisi economica
Tesei parla dell’equilibrio ricercato, anche nelle ordinanze regionali per contenere il Covid, tra le esigenze sanitarie e quelle economiche. “Noi scontiamo l’accumularsi di più situazioni critiche” dice ricordando che i dati economici dell’Umbria, già prima del Covid, non erano tranquillizzanti. E ribadisce che le misure di sostegno alle aziende colpite dalla crisi non faranno venire meno le strategie per il rilancio strutturale dell’economia regionale.
Le misure economiche
Delle varie misure economiche parlano gli assessori, ciascuno per le proprie deleghe. Michele Fioroni snocciola i milioni messi a disposizione con i vari bandi, che “hanno sempre un tratto di innovatività”. E con un equilibrio tra la visione del futuro e le necessità immediate.
Roberto Morroni parte dai 98 milioni erogati con le 14 mila pratiche lavorate del Piano di sviluppo rurale. Del lavoro fatto per spostare i fondi europei verso misure più utili. Dal punto di vista strategico, le azioni sulle filiere (l’ultima, quella dell’olivicoltura) per favorire le aggregazioni e quelle per migliorare la qualità, come nel disciplinare sull’enoturismo.
Paola Agabiti ricorda le ingenti risorse investite per il turismo, la cultura e l’istruzione. “Non solo – chiarisce – per fronteggiare l’emergenza ed affrontare problematiche cronicizzate”.
E la riprogrammazione dei fondi strutturali. Sui quali, afferma, l’Umbria era tra i livelli più bassi d’Italia per livello di utilizzo. Un’accusa, questa, evidenziata più volte nei vari interventi.
Proprio la riprogrammazione dei fondi europei ha consentito di far quadrare un bilancio difficile. Per la crisi economica legata al Covid (che ha portato la Regione Umbria ad avere 35 milioni di mancate entrate nel 2020). Ma anche per “questioni da coprire”, a cominciare dallo sbilancio strutturale sui trasporti.
Si chiude un’era sul trasporto locale
Una vicenda che andrà alla conclusione: “Andremo a saldare i 24 milioni di debito pregresso del trasporto locale” annuncia Enrico Melasecche. Insieme alla creazione, entro il 2021, della nuova Agenzia per il trasporto locale: “Non saremo più subordinati ad un sistema che faceva debiti, ma avremo un sistema che terremo noi nelle mani per andare alla nuova Agenzia su cui stiamo lavorando”.
E questo mentre insieme al prosieguo delle manutenzioni straordinarie sulle strade umbre, saranno riavviati progetti come quello del Nodino di Perugia, la Tre Valli, il tratto Valfabbrica – Casa Castalda, la Mocaiana – Pietralunga ferma da 4 anni.
E poi il tavolo aperto con il Governo sui trasporti ferroviari, per l’accesso ai treni veloci anche tramite migliori collegamenti con Roma e Firenze, il raddoppio della Orte – Falconara e la Fcu “sulla quale c’è un impegno già preso dal Governo”.
La nuova macchina regionale
“Un anno fa – ricorda la governatrice Tesei – ci siamo trovati a dover riorganizzare completamente la macchina regionale, con numerosi direttori andati in pensione. E’ stato un grande lavoro anche quello, ma ce l’abbiamo fatta”. Una macchina regionale (e anche delle partecipate) rimessa a punto attraverso “un’azione capillare di rivisitazione, riorganizzazione, spending review. Perché in un momento come questo – sottolinea – di risorse ne servono molte: insieme all’emergenza sanitaria c’è quella economica e sociale”.
Le zone terremotate
Nel suo bilancio del primo anno in Regione Tesei non dimentica le zone terremotate: “Le ho nel cuore e nella mente”. Parla di un “anno straordinariamente importante per la ricostruzione” ferma da quattro anni. Con mille pratiche liquidate, 9 milioni di euro recuperati dal terremoto del ’97 che non erano stati utilizzati, 521 stati di avanzamento pagati, 540 anticipazioni ai professionisti e 892 istanze presentate.
“C’è stato un cambio di passo con il nuovo commissario – afferma Tesei – che ha accolto le richieste di semplificazione delle procedure. Le ordinanze adottate hanno dato la svolta”.
Covid: Natale “diverso” e “la luce in fondo al tunnel”
Quella svolta che ora anche gli umbri attendono nella lotta al Coronavirus. Il tema con il quale Tesei, ovviamente, apre e chiude la sua conferenza stampa di fine anno. Rivolgendo un messaggio agli umbri: “Il Natale quest’anno sarà diverso. Ma voglio anche rivolgere un messaggio di speranza per tutti. Che non significhi – puntualizza – abbassare la guardia. Con una serie di azioni e con le vaccinazioni iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel”.