Di certo non ha superato l’esame per la patente del vaporetto, ma almeno Jan Michelini, il regista di Don Matteo 10 che si sta girando in questi giorni a Spoleto, ha conquistato il pubblico della città del festival per la sua simpatia e una buona dose di coraggio. Quella che ci vuole per guidare l’infernale mezzo che da 51 anni viene lanciato lungo le vie del centro storico in quella che è la gara più pazza, la Corsa dei Vaporetti.
Non c’era il cast di Don Matteo, invitato dagli organizzatori (coordinati dal sempreverde trio Paolo Forti, Fabrizio Luchetti e Carlo Calandri ), ma Michelini era accompagnato dal direttore di produzione Mirco D’Angeli e dall’organizzatore di produzione Corrado Trionfera, a dimostrazione dell’ottimo rapporto venutosi a creare tra la città e la società di produzione televisiva della famiglia Bernabei. A spingere il vaporetto è stato un atleta d’eccezione, il sindaco Fabrizio Cardarelli, che in passato ha gareggiato con buoni risultati.
L’incidente – per Michelini la “prima volta” è costata un frontale alla curva dei Picchi. A nulla è valso il tentativo del primo cittadino di frenare il mezzo, che ha strisciato lungo la parete di un edificio causando a Cardarelli una abrasione al braccio sinistro. Nulla di grave per fortuna. All’arrivo i due si sono abbracciati e hanno riguadagnato con le auto dell’organizzazione la partenza dove, di lì a poco, il noto regista ha voluto tentare una nuova discesa, questa volta a bordo del sidecar guidato da Anio Fienauri.
Vaporetti nella fiction – l’avventura, a quanto è dato sapere, avrebbe convinto il regista a utilizzare alcune scene della pazza corsa in una delle puntate della decima serie del Don più popolare d’Italia. Un bel colpo per la promozione della città del festival. Michelini – dopo alcune esperienze con i più grandi registi quali Raffaele Mertes (Apocalypse), Ron Haward (Angeli e demoni), Mel Gibson (per 2 anni ha collaborato alle riprese e alla promozione di The passion of Christ) – si è specializzato nella regia di miniserie tv (Giovanni Paolo II, Guerra e pace, Coco Chanel, Che Dio ci aiuti, Maria) approdando poi alla scuderia dei Bernabei per quella che è la fiction campione di ascolti, Don Matteo appunto.
L’aggressione – purtroppo il clima sportivo e festaiolo della Corsa è stato rovinato da un equipaggio che, a seguito della squalifica, non ha trovato di meglio che scagliarsi contro il tavolo degli speaker cercando la lite con ‘penna bianca’ Carlo Calandri. Scavalcata la transenna un ‘atleta’, sobillato anche dal proprio genitore, ha cominciato ad inveire contro lo speaker che è rimasto straordinariamente impassibile (Calandri, è risaputo, sa come difendersi vista la mole). Ad evitare il peggio è stato comunque il pronto intervento del Tenente della polizia municipale Ranucci che, visto l’atleta pronto a sferrare un pugno al conduttore, lo ha preso alle spalle trascinandolo via dall’area. Calandri ha annunciato di voler sporgere querela per lo sconsiderato attacco subito. Insomma, della 51ma edizione è quasi certo che si tornerà a parlare nelle aule del Tribunale.
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