L’intensificazione dei controlli di frontiera, disposti dal questore Francesco Messina, ha consentito alla Polizia di arrestare due fratelli albanesi in aeroporto. Gli agenti in servizio di frontiera per il volo dell’ora di pranzo in arrivo da Tirana hanno proceduto alla verifica di tutti i passeggeri.
Un 31enne, laureato all’università di Perugia, albanese è stato sottoposto a minuziosi controlli. Dalle verifiche alla banca dati, con sorpresa per i poliziotti, è emerso che era da arrestare in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa di recente dal giudice per le indagini preliminari di Perugia, nell’ambito di una indagine della Polizia che ha stroncato una organizzazione dedita allo spaccio di cocaina.
Gli agenti hanno quindi richiesto alla questura l’invio di tutti gli equipaggi disponibili per identificare tutti i presenti in aerostazione, alla ricerca di eventuali complici. Nella zona parcheggi viene individuato un sospetto: è il fratello, un anno più grande, cameriere, anche lui ricercato per la medesima indagine. Lo attendeva; anche lui viene ammanettato e condotto in questura. Qui si è chiarito che entrambi sono accusati di essere componenti della filiera di spaccio con il compito di piazzare la cocaina negli ambienti universitari di Elce. I due, dopo gli atti di rito, sono stati associati al carcere di Capanne.