Il punto della situazione dalla Polizia di Stato
In quest’ultimo anno, con il venire meno delle limitazioni imposte dalla normativa finalizzata a prevenire la diffusione del contagio da Covid-19, c’è stata una forte spinta della popolazione, soprattutto le fasce più giovani, a tornare alla normalità, ad uscire e a viaggiare. Contemporaneamente a questa ripresa delle attività sociali, il Questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, ha intensificato le attività di controllo del territorio e di polizia di prevenzione, con l’obiettivo di prevenire i fenomeni illeciti e tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica.
Grande impulso per la polizia amministrativa
Nell’ambito di queste attività di monitoraggio, un impulso fondamentale è stato quello che ha registrato il settore della Polizia Amministrativa e Sociale, che ha come precipuo compito quello di svolgere la funzione di controllo amministrativo – sulle attività e sulle persone – finalizzato al mantenimento dell’ordine pubblico e alla prevenzione dei reati, necessario per assicurare la conservazione dei beni giuridici fondamentali della comunità.
Le chiusure
In quest’ottica, sono stati diversi i provvedimenti adottati dal Questore ai sensi dell’art. 100 del TULPS il quale prevede che “oltre i casi indicati dalla legge, il Questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”. Nel caso di specie, sono stati 10 i provvedimenti adottati da inizio anno, di cui: 3 comminati a esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; 3 a locali di pubblico spettacolo e discoteche; 2 a esercizi di vicinato e 2 a circoli privati.
Obiettivo reati che turbino l’ordine pubblico
Si tratta di un risultato che ha visto un considerevole aumento rispetto al trend registrato negli ultimi anni, frutto principalmente di una piena ripresa delle attività e della conseguente intensificazione dei controlli su tutto il territorio provinciale. L’istituto, con vocazione cautelare e preventiva, è finalizzato a evitare la consumazione di reati e turbative dell’ordine pubblico, senza implicazioni sanzionatorie nei confronti del titolare dell’esercizio. È, dunque, una misura oggettiva, che non presenta tra i propri presupposti alcuna forma di “colpevolezza” del destinatario.
L’obiettivo perseguito, infatti, è quello di neutralizzare, almeno temporaneamente, i luoghi di ritrovo di soggetti pericolosi o teatro di gravi eventi turbativi dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Il Daspo Willy
A quest’attività si aggiunge l’adozione dei provvedimenti di DASPO “Willy” – 43 quelli emessi da inizio anno – i quali hanno la finalità di evitare la frequentazione di tali luoghi a quei soggetti che abbiano già dimostrato condotte violente e che rappresentano un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il provvedimento di sospensione viene graduato in base alla gravità dell’episodio e può arrivare fino alla sospensione per 30 giorni delle licenze rilasciate. Nel caso di ripetizione dei fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza potrà anche essere revocata. L’obiettivo è quello di consentire al titolare – sebbene incolpevole – di apprestare le necessarie precauzioni per scongiurare il ripetersi di episodi pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.
I controlli
Tra le altre attività effettuate dalla Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale sono da sottolineare i 1000 controlli effettuati presso gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; il monitoraggio all’interno delle sale giochi e VTL – 100 sono state sottoposte a verifica da parte della Squadra Amministrativa – e, infine, gli 8 istituti di vigilanza privata sottoposti a controllo. Di rilievo anche l’attività di verifica preventiva eseguita in materia di legislazione sulle armi dagli operatori della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Perugia e dalle sezioni dei Commissariati di Assisi, Città di Castello, Foligno e Spoleto in merito alla corretta custodia e gestione delle armi da parte dei detentori.
Infatti, come previsto dall’articolo 38 del TULPS, l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo nei confronti dei detentori e di prescrivere le misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico.
Nell’ambito di una di queste verifiche, da inizio anno, sono state 840 le armi ritirate (600 per la definitiva rottamazione).