Si è parlato di ambiente all'ultimo consiglio comunale e dei provvedimenti da adottare. Primo fra tutti il patto dei sindaci per la lotta ai cambiamenti climatici. Come ha spiegato il sindaco Manlio Marini, “dopo la sottoscrizione del patto di Kyoto, c'era l'ordine di far abbassare le emissioni di anidride carbonica del 6,5%. L'unione europea – ha concluso il primo cittadino – ci impone di ridurre le emissioni del 20%”.
L'assessore Paolo Trenta ha spiegato che “molto è già stato programmato dall'Agenda 21. Di fatto cercheremo di promuovere l'installazione di pannelli fotovoltaici e solari, nelle scuole, negli edifici comunali e ovunque sia possibile. Promuoveremo – ha poi aggiunto – la filiera corta nelle mense, così da incentivare il mercato locale e ridurre l'inquinamento dovuto ai lunghi trasporti. Non secondaria – ha concluso Trenta – è la prospettiva di ridurre l'inquinamento al centro, pianificando un circuito di trasporti su mezzi elettrici per la consegna delle merci ai negozi”.
Il consiglio ha poi approvato l'attuazione del controllo sui servizi comunali e sulle società direttamente controllate dall'ente.
Infine sono state approvate anche due variazioni del bilancio, una di 26mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e l'altra per il contributo offerto dal comune (40mila euro) per la realizzazione di un nuovo impianto termico per villa Serena, ex Ompi.
L'assemblea si era aerta con la consegna al presidente del consiglio di un ordine del giorno (da discutere prossimamente) che ha visto l'adesione dei gruppi consiliari del Partito Democratico, Rifondazione Comunista e del consigliere comunale del gruppo misto Agostino Cetorelli. L'ordine ha come oggetto le ricadute sugli enti locali dei provvedimenti adottati dal Governo Berlusconi: “visti i tagli agli enti locali della recente manovra finanziaria e le politiche di Berlusconi sulla famiglia, la sicurezza, la sanità e il lavoro; considerato che l'abolizione dell'ICI ha portato all'ammanco di circa 1miliardo di euro, che non vi era traccia di risorse per Umbria e Marche (parzialmente concesse dopo l'opposizione di parlamentari umbri e marchigiani; tenuto conto che le promesse fatte dal premier alle famiglie sono lontane dalla realizzazione (e non tengono conto delle famiglie numerose), che il governo ha un comportamento ambiguo sull'emendamento dei precari, che le misure previste per la sicurezza mettono in luce la demagogia delle scelte politiche, che l'abolizione del ticket sulla diagnostica sarà coperta da soli 400milioni di euro a fronte degli 834 necessari; l'amministrazione comunale si impegna a promuovere insieme all'ANCI e agli altri enti locali umbri, iniziative di contestazione e ad aprire un dibattito sul federalismo fiscale”.
(Valentina Ballarani)