“Cai e associazione La Tramontana gettano la maschera e da associazioni apartitiche decantate per statuto, si dimostrano incapaci di valutare la realtà dei fatti con obiettività. Lo si evince dagli ultimi comunicati stampa e post social pubblicati, dove adottano atteggiamenti molto vicini alla sinistra ambientalista dei ‘no’ a tutti i costi”. A commentare il video social, ripreso anche dalla stampa locale, in cui si vede un gruppo di motociclisti correre per prati e pascoli di Gualdo Tadino, (a quanto si dice), in un giorno non precisato, è il consigliere regionale della Lega Manuela Puletti, che precisa: “Ferma condanna nei confronti di quei motociclisti che violano la legge, attraversando i pascoli con le moto. Il transito con i mezzi a motore sui prati e sui pascoli era e resta vietato, ieri come oggi. Una pratica già vietata prima del provvedimento votato nel 2022 all’unanimità dal Consiglio regionale – chiarisce Puletti – così come prima e dopo l’emendamento dello scorso dicembre che porta il mio nome e che disciplina il transito con i mezzi a motore su sentieri e sul resto della cosiddetta viabilità secondaria. Esprimo forte e piena condanna per chi viola le leggi, in ogni contesto”.
“Del resto – evidenzia Puletti – il senso del mio emendamento, approvato in Aula dalla maggioranza di centrodestra senza avere alcun voto contrario da parte delle opposizioni, è proprio quello di fare chiarezza normativa su ciò che è vietato e su ciò che è consentito, per evitare ingiusti contenziosi e per consentire alle forze dell’ordine abilitate ai controlli di poter svolgere al meglio il proprio lavoro, nell’interesse della comunità e del territorio. Da questo punto di vista – aggiunge l’esponente della Lega – mi trovo però anche costretta a biasimare il comportamento di chi, in modo fazioso e strumentale, cerca di accomunare alla nuova normativa, situazioni illegali come quelle riprese nel video in questione. Non l’unico, purtroppo, negli anni. Situazioni che, ripeto, chi frequenta la montagna e la ruralità sa bene che purtroppo ci sono sempre state. Violazioni che vanno contrastate – conclude Puletti – anche grazie a norme certe che non possano dare adito a interpretazioni, creando ingiustificati alibi per alcuni”.
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