Non si fa attendere il commento dell’opposizione sulla “scure” che la Corte dei Conti, tramite la sua relazione (clicca qui per visualizzare il documento), ha calato nei confronti dell’amministrazione comunale spoletina. Una reprimenda molto dura quella che i consiglieri di minoranza Antonio Cappelletti, Fabrizio Cardarelli, Angelo Loretoni, Zefferino Monini e Gianmarco Profili – citati in rigoroso ordine alfabetico – hanno inviato in serata alle redazioni dei giornali. Eccola:
“Siamo nauseati dall'atteggiamento omissivo che registriamo da parte degli uffici comunali e forse anche politici. Abbiamo infatti scoperto soltanto oggi, attraverso la stampa, dell'esistenza di una relazione della Corte dei Conti che riscontra criticità sul bilancio consuntivo 2011 del Comune di Spoleto, arrivata in Municipio il 24 aprile. In un mese nessuno si è posto il problema di comunicarci i rilievi fatti dal collegio della magistratura contabile dell'Umbria guidato dal presidente Alberto Avoli, tanto meno prima dell'approvazione del bilancio consuntivo 2012, avvenuta in data 6 maggio, dove sono stati ripetuti gli stessi errori contestati dalla Corte dei Conti. Eppure la relazione, nella sua parte finale, deliberava “di segnalare al Consiglio Comunale di Spoleto le osservazioni contenute nella presente pronuncia per le determinazioni di competenza”, disponendo “che la presente pronuncia sia trasmessa al Presidente del Consiglio comunale, e per conoscenza al Sindaco e all’Organo di revisione del Comune di Spoleto”.
Riteniamo che la mancata informazione al Consiglio Comunale dell'esistenza di questa relazione sia lesiva nei confronti del ruolo del Consiglio comunale stesso. Abbiamo appurato oggi che almeno due dei soggetti in indirizzo erano stati messi a conoscenza un mese fa del documento. Ci chiediamo allora se quella relazione non avrebbe dovuto portare gli organi competenti ad intervenire per risolvere le criticità evidenziate. Di certo, con il comportamento assunto su questa vicenda, il Comune ha fatto venir meno anche il ruolo degli stessi estensori della relazione. Con questo modo di fare si offende infatti anche il ruolo del presidente della Corte dei Conti, non considerando minimamente le sue deliberazioni!
Ci domandiamo inoltre se la conoscenza della deliberazione della Corte dei Conti avrebbe potuto porre alcuni consiglieri comunali nella condizione di esercitare in modo più informato il loro ruolo di controllo e magari indurli a giungere a determinazioni diverse in sede di votazione del bilancio consuntivo.
E' ora però che qualcuno inizi a rispondere di omissioni tanto gravi come questa. Non è possibile che non vi sia mai alcun responsabile di ciò che accade e che tutto venga preso con una scrollata di spalle”.