“Spariti” circa 500.000 euro destinati alla formazione dei dipendenti del Comune di Terni. La denuncia arriva dalla Uil Fpl che spiega che “il contratto nazionale è chiaro: ciascun anno i comuni devono destinare almeno l’1% del monte salari alla formazione del personale che, nel caso del Comune di Terni, sono circa 230.000 euro anni. Il Contratto nazionale è stato stipulato nel 2018 e quindi dovrebbero esserci circa 500.000 euro relativi agli anni 2018 e 2019. Ed invece non c’è traccia alcuna – evidenzia il sindacato – di questo stanziamento. Sia ben chiaro, non parliamo di una facoltà ma di un vero e proprio obbligo, nell’interesse della qualità dei servizi e dell’efficienza della struttura amministrativa”.
“La formazione, che al Comune di Terni non si fa più in modo sistematico da ormai molti anni – ricorda la Uil Fpl – è invece fondamentale in realtà dove si registrano continue modifiche normative e in cui occorre padroneggiare un’ informatica e tecnologie che si evolvono a passi decisamente veloci. Inoltre sarebbe necessario promuovere, anche attraverso la formazione, nuove metodologie di lavoro in grado di valorizzare il lavoro di squadra che esalti le singole e specifiche professionalità con modalità sinergiche.
La formazione del personale svolge un ruolo primario nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia dell’attività delle amministrazioni.
Il Comune potrebbe anche trovare le risorse in canali di finanziamento esterni comunitari, nazionali o regionali. Dunque anche per questa amministrazione il primo problema non è quello finanziario ma quello di crederci nel valore della formazione predisponendo gli obbligatori piani della formazione ed utilizzando le tante possibilità di finanziamento possibili”.
“Ancora una volta, sottolinea Gino Venturi della UIL, alla prova dei fatti le amministrazioni parlano tanto di modernizzazione ed miglioramento ma poi finiscono per non muovere un solo dito in tal senso”.
La UILFPL convinta di dover far rispettare alle amministrazioni un loro preciso obbligo apre vertenze specifiche in tutti gli enti del territorio per un adeguato piano della formazione che coinvolga tutto il personale con il fine di assicurare una maggiore operatività dei servizi migliorandone la qualità e l’efficienza.