Una denuncia che arriva nel cuore della notte di giovedì. “Sono Roberto Biselli, direttore del teatro di Sacco di Perugia e questa sera, dopo la prima del nostro spettacolo #Combustibili, siamo stati sfrattati dal teatro dell’Orologio di Roma per motivi di sicurezza”. Infatti, alla struttura, aperta da oltre 30 anni, mancava l’uscita di sicurezza. E per lo spettacolo, andato in scena in ‘prima’ ieri sera e che avrebbe dovuto essere replicato fino a domenica 19 febbraio, si è chiuso il sipario con un largo anticipo ed inaspettatamente.
Un racconto che di notte viaggia sui canali social e che ha dell’incredibile. “La polizia ed altri pubblici ufficiali – racconta Biselli – hanno messo dei sigilli al teatro con la nostra roba dentro e ci hanno sbattuto per strada”.
“Venerdì 17 febbraio – spigano i gestori della struttura – alle ore 00.45 il Teatro dell’Orologio è stato sequestrato dalla Questura di Roma. Sono venuti in otto, appartenenti alla polizia di Stato, ai vigili del fuoco, all’ispettorato del lavoro: non c’era niente fuori posto, o sono 37 anni che siamo fuori posto. Hanno voluto controllare tutto. Era tutto in ordine, tranne ciò su cui non siamo mai stati a posto: l’uscita di sicurezza. Ormai lo sanno anche a Bucarest: il Teatro dell’Orologio non ha l’uscita di sicurezza. Noi ci abbiamo provato, con uno sforzo economico e di energie non indifferenti, siamo arrivati a tre metri dall’aprire quell’uscita, ma poi abbiamo trovato la Storia e ci siamo dovuti fermare”.
E infine, con amarezza: “Abbiamo cercato, credeteci, in ogni modo, di aprire un varco, un dialogo. Pensavamo di esserci riusciti, qualcosa si stava muovendo. E ora, questo. Siamo tristi perché, in questo momento, non sappiamo come tutelare artisti e spettatori (soci, ovviamente) che ogni sera, con passione e caparbietà, continuano ad animare il nostro spazio”.