Riccardo Foglietta
Quindici giorni fa, durante il Question time del Consiglio Comunale di Terni, numerosi cittadini insieme ad esponenti del Comitato No Inceneritori Terni, del WWF e delle associazioni Italia Nostra e CittadinanzAttiva hanno preso la parola ed hanno ottenuto la sospensione della seduta insieme ad una assemblea straordinaria “alla presenza del Sindaco e dei capigruppo del Consiglio Comunale – racconta Fabio Neri, esponente del Comitato No Inceneritori Terni – da cui è emersa la disponibilità a presentare l’atto da noi consegnato, con la firma congiunta di un consigliere di maggioranza e di uno di minoranza. Come consigliere di minoranza, nell’occasione, si era offerto direttamente Antonio Baldassarre, mentre per quanto riguardava l’individuazione del consigliere di maggioranza è stato riferito che della cosa avrebbero parlato all’interno dei gruppi consiliari stessi. Abbiamo aspettato, auspicando che l’accordo venisse rispettato, per poi constatare all’interno del sito internet del Comune di Terni che nell’ordine del giorno di oggi non era stato inserito il punto da noi suggerito.” Per questo motivo numerosi manifestanti, oggi pomeriggio, hanno svolto un presidio di protesta presso Palazzo Spada, al termine del quale sono entrati all’interno della Sala Consiliare del palazzo comunale. “Una volta entrati – continua Neri – abbiamo atteso il termine degli interventi del Sindaco e di alcuni consiglieri in merito al Piano d’Ambito, che doveva essere votato oggi; a quel punto siamo intervenuti chiedendo conto del mancato rispetto dell’accordo preso in precedenza. A tutto ciò non ha fatto seguito, concretamente, alcuna risposta dato che alcuni consiglieri del Partito Democratico hanno dichiarato di non aver preso tale accordo. Noi però abbiamo chiesto a tutto il Consiglio di esprimere un parere ed abbiamo constatato che, pur non essendo passati attraverso una votazione ufficiale, di fatto c’è stata una votazione sostanziale in merito al punto da noi presentato: evidentemente il Consiglio Comunale non ha ritenuto opportuno esprimersi in merito alla nostra richiesta, che chiedeva al Consiglio non di chiudere l’inceneritore, decisione che non rientra nei suoi poteri, bensì di esprimere un parere di non opportunità o di opportunità in merito alla riaccensione dell’inceneritore.” Dopo un vivace confronto verbale con i rappresentanti politici presenti, i manifestanti hanno abbandonato l’aula per tornare ad effettuare il presidio ai piedi del palazzo comunale. “Noi ci trovavamo nella Sala Consiliare per verificare che l’accordo preso venisse rispettato – conclude Fabio Neri – ed una volta constatata l’intenzione, da parte del Consiglio, di lasciare nell’indifferenza una platea di persone recatesi in Comune di lunedì pomeriggio, giornata lavorativa, abbiamo deciso di uscire anche perché doveva essere votato il Piano d’Ambito e non volevamo che un’eventuale mancata votazione venisse attribuita alla nostra presenza. A questo punto la mobilitazione continua, probabilmente con una manifestazione che si terrà sabato 15 dicembre nei pressi dell’inceneritore, riservandoci la possibilità di mettere in campo, in seguito, ulteriori iniziative.”
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