Riccardo Foglietta
Si è tenuto ieri pomeriggio, nella Sala Conferenze di Palazzo Gazzoli a Terni, il convegno dal titolo “Terni città dei materiali”. Tante le autorità presenti: il segretario generale della Cgil nazionale Susanna Camusso, l’ex segretario generale della Cgil di Terni Lucia Rossi, il neo eletto segretario generale della Cgil di Terni Attilio Romanelli, il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, l’ex Sindaco Paolo Raffaelli, l’Assessore alla Cultura Simone Guerra e la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. L’intervento introduttivo è spettato a Lucia Rossi, che ha così illustrato il senso del titolo “Terni città dei materiali”: “L’industria ternana deve storicamente il suo successo all’impegno ed al sacrificio della classe operaia cittadina; un esempio di ciò è dato dal fatto che, nonostante la nostra città in passato abbia subito numerosi bombardamenti, l’apparato industriale del territorio è stato preservato dalla perseveranza della classe operaia locale. Oggi il lavoro precario è diventato un elemento strutturale anche nel nostro territorio ed il timore di perdere il posto costringe i lavoratori a subire ingiustizie di tutti i tipi. Per questo noi della Cgil contrasteremo la riforma del mercato del lavoro, perchè i giovani non vengano condannati ad un eterno presente e privati della possibilità di programmare il proprio futuro. Esiste un nesso molto stretto tra benessere economico di un territorio e progresso nella ricerca di nuovi materiali: per noi tornare a parlare di ciò che a Terni, tradizionalmente, sappiamo fare significa parlare anche di occupazione e futuro. Terni può avere uno sviluppo industriale, utile ad affrontare l’attuale periodo di crisi, in virtù del suo saper fare.” Guardare al passato per programmare un futuro sostenibile: questa, insomma, sembra essere la proposta della Cgil per permettere al territorio di affrontare la crisi generale in cui versa il mondo del lavoro. Nel corso dell’incontro, infatti, sono state evidenziate sia la centralità dell’AST per la città di Terni, sia la necessità di aggiornare le competenze acquisite nel passato per favorirne l’applicazione nei moderni settori dell’ingegneria e della chimica verde. Tale aggiornamento può essere reso possibile solamente ponendo in essere, secondo i ricercatori universitari Antonio Iannoni ed Alberto Annunziata, una stretta collaborzione fra istituzioni, imprese ed Università. Susanna Camusso, infine, chiamata ad esprimersi sulla questione Outokumpu ha così commentato: “Per noi è molto importante tornare ad avere un rapporto con il Governo, perchè gli investimenti sono molto utili alle imprese ma si devono anche concretizzare le condizioni che favoriscano queste prospettive. I temi delle infrastrutture e dell’energia, quest’ultimo peraltro già presente nel primo accordo territoriale stipulato in concomitanza della vertenza sul Magnetico a Terni, restano temi d’attualità proprio perchè risposte, da questo punto di vista, non ne sono state ancora date. Per garantire il mantenimento e la qualità dell’industria nel nostro Paese si devono prima trovare delle risposte di carattere generale a tali questioni.”
© Riproduzione riservata
