di Parco Nazionale Monti Sibillini
A fronte della sterile polemica che sta divampando sulla stampa in questi giorni, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini intende chiarire alcune questioni cruciali sull’organizzazione del concerto che Uto Ughi ha tenuto a Castelluccio di Norcia domenica scorsa. Riteniamo che gli organizzatori non siano stati in grado di gestire un evento di questa portata e ora stiano cercando di scaricare le colpe su altri.
E’ bene chiarire che il Parco non ha concorso minimamente all’organizzazione dell’evento ma, sulla base di una valutazione di incidenza commissionata dall’associazione Omaggio all’Umbria – organizzatrice del concerto – ha rilasciato un’autorizzazione così come previsto dalla legge quadro sulle aree protette (l.394/91). L’autorizzazione conteneva alcune prescrizioni, in particolare si è chiesto agli organizzatori di non trasformare il Pian Grande in un enorme parcheggio individuando delle aree sosta esterne al piano ed organizzando, quindi, un servizio navette. Ribadiamo, ancora una volta, che il servizio navette non è stato organizzato dal Parco, ma è stato suggerito dal Parco – cosa ben diversa – come condizione minima per far svolgere il concerto nel rispetto delle basilari norme ambientali.
Con un’ordinanza emanata venerdì mattina, 6 luglio, il sindaco di Norcia ha risolto il problema alla radice autorizzando preventivamente la sosta in tre aree di emergenza situate sul Pian Grande. I fatti, quindi, dimostrano che l’unica prescrizione del Parco di un certo rilievo è stata resa inefficacie già prima del concerto. Il Parco ne ha preso atto e nulla ha da eccepire se il sindaco ha ritenuto, per motivi di ordine pubblico, di dover emanare tale ordinanza.
Si è parlato poi di un fantomatico divieto, imposto dal Parco, di vendita di bibite nell’area del concerto. Niente di più falso, dal momento che non vi è traccia del divieto nell’autorizzazione, né questo è stato imposto in via informale nei ben nove incontri che sono intercorsi tra il Parco e gli organizzatori.
C’è anche chi ha colto l’occasione del concerto per riproporre le solite infondate accuse e per sparare a zero sull’operato del Parco, in particolare sul divieto di sosta notturna dei camper a Castelluccio che, pur essendo totalmente condivisa dal Parco, è conseguenza di una legge della regione Umbria. Ci sono tanti posti dove poter campeggiare gratuitamente con il camper nel Parco e il presidente della Confcommercio della Valnerina Fabio Brandimarte li ha ricordati in una nota inviata alla stampa pochi giorni fa. Peccato che Brandimarte abbia dimenticato un fatto fondamentale: l’area camper di Preci, da lui citata, è stata co-finanziata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini che non ha nulla contro i camperisti ma che rimane pur sempre un ente deputato alla salvaguardia dell’ambiente. Se poi il Dottor Brandimarte vuole veramente intavolare una discussione su quanto si paga per la sosta negli altri Parchi Nazionali Italiani saremmo ben lieti di farlo, certi di avere moltissimi elementi che avvalorano le nostre convinzioni.