La Regione Umbria si impegna a sopperire alcune carenze del Decreto “Cura Italia”. E dunque ad attivare la cassa integrazione in deroga per categorie escluse, come commercialisti e avvocati.
La richiesta di commercialisti e avvocati
Con una missiva indirizzata venerdì 20 marzo alla presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, e all’assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni, infatti, i presidenti degli Ordini regionali dei dottori commercialisti ed esperti contabili e degli avvocati, Andrea Nasini (Perugia e Spoleto), Carmelo Campagna (Terni), Stefano Tentori Montalto (Perugia), Maria Letizia Angelini Paroli (Spoleto) e Francesco Emilio Standoli (Terni), preso atto della sostanziale assenza nel ‘DL Cura Italia’ di misure a sostegno delle categorie professionali ordinistiche, hanno chiesto alla Regione Umbria di intervenire per aiutare tutto il comparto anche attraverso l’attivazione della Cassa integrazione in deroga (Cigd) a favore dei dipendenti degli studi professionali.
Assicurazioni dalla Regione
La Regione ha subito dato il suo ok alla richiesta, come spiegano gli stessi Ordini professionali umbri in una nota.
“Esprimiamo vivo apprezzamento – hanno dichiarato unanimemente i presidenti degli Ordini – per la sensibilità e la disponibilità manifestata dalla Regione nell’accogliere le nostre istanze; l’impegno della Regione, confermato dall’assessore Michele Fioroni, a prevedere la copertura degli ammortizzatori sociali anche per i dipendenti degli studi professionali rappresenta un importante risultato per i professionisti a sostegno delle loro attività, oltre che a salvaguardia del mantenimento dei livelli occupazionali”.