Case Green: cosa cambia con la direttiva approvata dal Parlamento UE - Tuttoggi.info

Case Green: cosa cambia con la direttiva approvata dal Parlamento UE

Redazione

Case Green: cosa cambia con la direttiva approvata dal Parlamento UE

Mar, 02/04/2024 - 17:51

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Tra gli interventi più importanti ci sarà la necessità di rinnovare e migliorare l'efficienza energetica degli edifici esistenti

Il Parlamento Europeo ha recentemente votato a favore dell’accordo sulla direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, un passo significativo verso la realizzazione di un parco immobiliare climaticamente neutro entro il 2050. Questa decisione rappresenta una svolta cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico e nell’adozione di pratiche più sostenibili nel settore dell’edilizia.

La direttiva introduce specifiche misure volte a garantire che gli edifici dell’Unione Europea diventino sempre più efficienti dal punto di vista energetico e riducano le emissioni di gas serra. Ciò implica una serie di cambiamenti concreti che dovranno avvenire nei prossimi anni per raggiungere l’obiettivo ambizioso di neutralità climatica entro il 2050.

I principali interventi per un obiettivo ambizioso

Tra gli interventi più importanti ci sarà la necessità di rinnovare e migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti, attraverso l’installazione di isolamenti termici più efficienti, l’adozione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento a basse emissioni e l’implementazione di tecnologie intelligenti per il controllo dei consumi. Inoltre, sarà essenziale promuovere la costruzione di nuovi edifici a basso impatto ambientale, utilizzando materiali sostenibili e adottando design orientati alla riduzione dell’impronta carbonica.

Un cambiamento che coinvolge tutti

Tali cambiamenti richiederanno senz’altro un impegno significativo da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore dell’edilizia e non solo, compresi i proprietari, gli sviluppatori, i costruttori, gli amministratori condominiali e i fornitori d’energia. Gli utenti, in altre parole, dovranno necessariamente scegliere il provider giusto per gestire la transizione verso un’edilizia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. In questo senso, è certamente buona pratica informarsi sulle caratteristiche di ciascuna azienda, scegliendo quelle che, magari, operano già da tempo all’interno del mercato nazionale, come ad esempio VIVI Energia, e che conoscono, tramite l’ausilio di dati e analisi, il contesto di riferimento in cui devono muoversi. Si tratta di fornitori che hanno da sempre l’obiettivo di garantire un servizio che sia, al contempo, sostenibile ed efficace. Avere un provider esperto, che si ponga a disposizione del cliente e s’impegni anche ad accrescere la sua consapevolezza in fatto d’energia, diventa di fondamentale importanza, soprattutto in un momento come quello attuale.

La situazione attuale

Attualmente, il settore edilizio nell’Unione Europea si confronta con una sfida significativa in termini di efficienza energetica e sostenibilità. Solo una piccola percentuale degli edifici soddisfa gli standard più elevati in questi ambiti, mentre la stragrande maggioranza continua a essere caratterizzata da inefficienze e consumi energetici elevati. Questa situazione ha un impatto significativo sulle emissioni di gas serra, con circa il 40% delle emissioni totali dell’UE provenienti dagli edifici.

Costi e investimenti: cosa succede?

Raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla direttiva comporterà naturalmente dei costi, ma si stima che gli investimenti necessari saranno ampiamente compensati dai risparmi energetici a lungo termine. In media, si prevede che l’adeguamento degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici a basso impatto ambientale costeranno circa X euro per famiglia. Tuttavia, è importante considerare questi investimenti come parte di un piano più ampio per garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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