Seduta straordinaria dedicata alle richieste di pagamento dell'Ici relative al 2003 avanzate dal Comune quella di domani del consiglio comunale. L'appuntamento è alle 15.30 alla Sala Spoletium del municipio.
Intanto sull'argomento interviene il capogruppo dell'Udc Pina Silvestri. “Voglio sperare – dice – che il Consiglio comunale che si terrà domani sul tema della applicazione dell'ICI alle nuove aree edificabili possa determinare una soluzione definitiva per i molti cittadini “beneficiati” dal nuovo Piano Regolatore generale che ha reso fabbricabili i loro terreni.Il problema – ricorda la Silvestri – è stato già discusso due volte in Consiglio comunale alla presenza di un folto pubblico e, grazie anche alle proposte dell'UDC recepite dalla Amministrazione, alcune richieste sono già state esaudite. Verificato infatti, senza ombra di dubbio, che si deve pagare questa imposta sui terreni edificabili dal momento della approvazione della parte strutturale del Piano regolatore, cioè dal 2003, è già stato stabilito che l'ICI non deve però essere pagata sulle aree destinate a parco urbano, nei terreni dove possono essere effettuate soltanto interventi di manutenzione su edifici esistenti, sulle aree soggette a vincolo idrogeologico”.Per la Silvestri, però rimangono ancora due problemi.
“Sembra, infatti, – evidenzia il capogruppo Udc – che molti cittadini vogliano rifiutare la edificabilità nei loro terreni, pur non avendo presentato nessuna osservazione in merito nei tempi previsti dalla normativa. In secondo luogo è necessario trovare idonee modalità di pagamento per tutti gli altri. In una ottica di responsabilità e di costruttiva azione amministrativa, lontani dalla vergognosa strumentalizzazione pre elettorale operata sulla vicenda da alcune forze politiche, il gruppo consiliare UDC proporrà all'Amministrazione in Consiglio comunale:
– sospensione immediata del pagamento delle cartelle ICI almeno fino quando non si troverà una soluzione definitiva al problema;
– attivazione di tutti gli strumenti idonei per permettere, a chiunque lo voglia, di poter rinunciare alla edificabilità sul proprio terreno;
– definizione condivisa, tra Amministrazione e proprietari, del valore delle aree edificabili sulle quali deve essere pagata l'ICI;
– congrua rateizzazione dell'importo dovuto per tutti coloro che ne facciano richiesta, soprattutto per coloro che si trovano in oggettive difficoltà economiche”.