Celebrato a Perugia, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, il bicentenario della fondazione dei carabinieri. La cerimonia si è svolta presso la caserma della Legione carabinieri Umbria. Al termine sono stati conferiti encomi e riconoscimenti ai militari che si sono particolarmente distinti in operazioni di servizio.
In base ai dati resi noti dal comandante regionale, generale Roberto Boccaccio, sono state più di mille le persone arrestate in Umbria dai carabinieri per reati commessi tra maggio 2013 e aprile 2014, periodo di tempo in cui sono stati commessi sei omicidi volontari, 11 tentativi di omicidio, 73 violenze sessuali e 186 rapine, mentre sono stati aperti 359 fascicoli per droga.
Circa 70 mila le pattuglie delle 12 compagnie che hanno monitorato le strade della regione, dove sono stati svolti 2.100 servizi di ordine pubblico in manifestazioni ed altri eventi. Nel corso dell’anno appena trascorso sono inoltre state denunciate a piede libero 7.144 persone, ritenute responsabili di vari reati, tra cui soprattutto furti.
Il nucleo operativo ecologico, nel corso delle 121 ispezioni, ha riscontrato 54 violazioni, con sanzioni per oltre 32 mila euro e sequestri di beni per oltre 8 milioni. I Nas, invece, hanno sottoposto a sequestro strutture e merci per 58 milioni di euro, dopo aver svolto verifiche in 2.400 esercizi commerciali e accertato circa 2.000 infrazioni: otto le persone arrestate.
Particolare attenzione è stata rivolta, in collaborazione con l’Asl, al rispetto delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro: i nuclei ispettorato del lavoro di Perugia e Terni hanno scovato 160 lavoratori in nero (di cui 24 extracomuitari) denunciando 220 persone nell’ambito dei 390 blitz. In due casi su tre sono state rilevate irregolarità considerato che sono 260 le violazioni penali accertate, multate per 1,1 milioni di euro.
Carabinieri, però, anche vicini alle scuole, con 127 incontri dinanzi a 8.700 studenti umbri sul rispetto della legalità. ”Famiglia, scuola e società – ha detto Boccaccio – modellano il carattere, le abitudini e il senso d’appartenenza a una comunità. E’ nella graduale educazione al rispetto, sia degli altri, sia delle regole comuni, che si forma progressivamente la coscienza civica. Il profondo legame dell’Arma con il proprio territorio – ha concluso il comandante regionale – originato dalla diffusa e radicata presenza delle 96 stazioni, genera quel rapporto di familiare quotidianità con i carabinieri cui talvolta ci si rivolge anche solo per confidare una personale preoccupazione”.
Foto di Andrea Ottaviani