Otto temi chiave - gli elementi naturali e le virtù che per san Francesco costituiscono l’essenza del creato - e un laboratorio di possibili futuri
È incentrata sui valori del francescanesimo la candidatura di Assisi Capitale italiana della cultura 2025. “Unica e universalmente riconoscibile come la forma della montagna su cui poggia, Assisi è molto più che una città. Da secoli Assisi è il santuario che accoglie e protegge senza distinzioni chi lavora a difesa della convivenza fra tutti gli esseri viventi, indipendentemente dalla loro cultura, fede o provenienza. Assisi, in altre parole, è già una capitale – capitale di valori”, l’incipit del dossier.
Il coordinamento per la candidatura
Il coordinamento della candidatura di Assisi Capitale italiana della cultura 2025 è dell’architetto Joseph Grima, già direttore artistico di Matera 2019 che è stata anche Capitale europea della cultura . Grima, direttore artistico anche di Universo Assisi, nella città serafica ha frequentato le medie e superiori, ed è affiancato da un comitato scientifico con 17 nomi di grande prestigio nazionale e internazionale. Secondo un articolo del Corriere dell’Umbria, del comitato fanno tra l’altro parte lo storico e saggista Franco Cardini, l’attrice Monica Guerritore, la scrittrice Dacia Maraini, il direttore degli Uffizi e storico Eike Schmidt, l’architetto Stefano Boeri e gli economisti Suor Alessandra Smerilli di Jeffrey Sachs. La città ha ottenuto il sostegno ufficiale delle principali autorità amministrative regionali, delle città gemellate, dei comuni limitrofi, delle istituzioni religiose e culturali del territorio e dell’Università degli Studi di Perugia e della Stranieri, che sono inserite nella governance.
Assisi capitale italiana della cultura 2025: un laboratorio di possibili futuri
La candidatura a Capitale italiana della cultura 2025 partendo da otto temi chiave – gli elementi naturali e le virtù che per san Francesco costituiscono l’essenza del creato – dà vita a un programma che farà di Assisi un laboratorio di “possibili futuri” in un momento di crisi planetaria. Il progetto è stato creato con la collaborazione di 270 realtà (tra cui le principali associazioni, le Basiliche Papali e la diocesi, le due università e anche i Comuni del comprensorio e delle città del Parco del Monte Subasio, ma anche le città gemellate) e si articola in 8 capitoli: Frate Sole (energie alternative, architettura sostenibile, nuovi materiali, comunità energetiche); Sora Luna e le stelle (scienza, spazio, ricerca, nuove frontiere); Frate Vento (movimento, mobilità, trasporti alternativi); Sor’Aqua (idrosfera, oceani, risorse idriche, vita, salute); Frate Focu (arte, tecnologia, comunicazione, design, gastronomia); Sora nostra matre terra (pianeta terra, convivenza multispecie, ecologia integrale, agricoltura); Pace – perdono, infirmitate (cura, diplomazia, dialogo, nuova economia, fragilità); e Sora nostra morte corporale (morte, filosofia, spiritualità, pensiero multigenerazionale).
La lunga marcia degli otto centenari francescani
La candidatura di Assisi Capitale italiana della cultura 2025 si incardina anche nella serie di ottocentenari francescani previsti e avviati già quest’anno con gli 800 anni dalla redazione della Regola bollata e dall’esperienza vissuta da san Francesco a Greccio nel Natale del 2023 con la rappresentazione della Natività, che proseguirà nel 2024 ricordando le stimmate ricevute dal Poverello a La Verna e nel 2025, anniversario della composizione del Cantico delle Creature e concludendo con il 2026, quando si celebreranno gli otto secoli dalla morte di san Francesco.
Nel dossier di candidatura si ricorda infatti che nel 2025 cade l’ottocentenario del Cantico, riconosciuto come il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore. “Pertanto possiamo affermare che nel 2025 ricorrerà anche l’otto centenario della letteratura italiana”, si legge nel dossier della candidatura, secondo cui “In qualità di Capitale della Cultura, Assisi intende celebrare attraverso una ricca serie di eventi la straordinaria tradizione letteraria, poetica e compositiva italiana a cui San Francesco ha dato inizio, riaffermando il suo ruolo di luogo di ispirazione per i poeti e i creatori che attraverso i secoli l’hanno visitata. È almeno dal 1979, anno in cui san Francesco viene proclamato patrono degli ecologisti, che Assisi è luogo simbolico di attenzione all’ambiente per tutti, laici e religiosi. Al Cantico è anche ispirata l’enciclica “Laudato Sì” firmata da Papa Francesco nel 2015, di cui si celebrerà nel 2025 il decimo anniversario e che sottolinea con chiarezza uno dei temi centrali della candidatura di Assisi: la connessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità. Nel 2025 si terrà anche la COP 30, trentesima edizione della conferenza delle parti sul clima indetta dalle Nazioni Unite”. (Foto in evidenza Edoardo Busti su Unsplash)