Per l’Umbria il capitolo della partecipazione alla competizione per Capitale Italiana della Cultura sta diventando una sorta di sogno proibito. Sono infatti saltate le candidature di Foligno, di Castiglione del Lago e dei comuni confinanti con la Toscana, per la competizione del 2020. Era dal 2015 che Foligno, Spoleto e Terni tentavano la partecipazione presentando dei loro dossier, qualcuno a volta anche sui generis (CLICCA QUI e QUI)
Rimane invece nella top ten delle città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020 Macerata, il comune marchigiano a due passi dall’Umbria e in special modo da Foligno, sopratutto dopo la realizzazione della SS77 Val di Chienti.
Il Mibact ha pubblicato l’elenco delle dieci città finaliste per il titolo che sarà proclamato dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni dopo la fase di valutazione dei progetti finalisti.
Grande soddisfazione del sindaco Romano Carancini: “È una grande soddisfazione per tutta la cittá ma io dico soprattutto per il nostro territorio maceratese, per la nostra gente e per la nostra Regione. È uno di quei momenti che valgono un intero mandato perchè la scelta della Commissione Mibact riconosce il valore del lavoro. Ora insieme, tutti insieme, ad inseguire il futuro, a correre verso il sogno che diviene realtà.”
Insieme a Macerata ci sono Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso che superano le altre 21 città concorrenti. Grande soddisfazione per l’amministrazione comunale e la città tutta per questo riconoscimento che vede Macerata ammessa alla corsa finale per Capitale della Cultura.
“L’essere tra le finaliste premia lo sforzo e il lavoro compiuto in questi anni per la valorizzazione delle risorse culturali della città, per la crescita della vocazione turistica, e la sinergia con il territorio. – sono le parole dell’assessore alla cultura Stefania Monteverde. – È un riconoscimento per tutta la Marca Maceratese e per le Marche intere. Ora si lavora insieme con entusiasmo per Macerata Estroversa. Su questi presupposti e sulla presenza di un tessuto tanto ricco di eventi e di cultura si basa, infatti, la candidatura di Macerata a Capitale Italiana della Cultura 2020, voluta dall’Amministrazione comunale che confida nel valore promozionale e propulsivo che un riconoscimento di questo tipo riveste per la nostra città e per il territorio.”
Le tappe. Il 17 maggio 2017 Macerata invia al Mibact la manifestazione di interesse a concorrere come Capitale italiana della Cultura 2020. Il 15 settembre presenta un nutrito dossier dal titolo Macerata ESTro.versa 2020, a sostegno della candidatura della città a Capitale italiana della Cultura 2020. Il dossier è frutto di un percorso di confronto e di lavoro sinergico con le diverse realtà e istituzioni territoriali, cui è seguita anche una campagna social con l’hashtag #Macerata2020 #MacerataEstroversa, per lanciare la candidatura di Macerata che ha visto gli endorsement di tante personalità, politici, artisti, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo.
Il progetto ESTro.Versa 2020 per Macerata Capitale italiana della Cultura si lega alla figura di padre Matteo Ricci testimonial insieme a Giuseppe Tucci di una città che guarda a Oriente, ma anche ad Est, alla macro regione Adriatico, vista la partnership con Rieka già capitale Europea della Cultura 2020 con cui Macerata collabora nell’ambito del progetto Italia-Croazia.
I comuni finalisti saranno invitati dalla Giuria a un incontro di presentazione pubblica e di approfondimento dei rispettivi progetti per la valutazione finale da cui scaturirà la proclamazione della città insignita del titolo di “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2020, titolo che sarà poi conferito dal Consiglio dei Ministri il 16 febbraio 2018.
All’Umbria non resta dunque che tifare sportivamente per la possibile vittoria di Macerata.