Sarà demolito il capannone ex Vigili del fuoco in via Palermo. La completa riqualificazione dell’area dove insiste l’immobile compie un decisivo passo in avanti. Dopo l’acquisizione a titolo non oneroso dell’immobile dal demanio dello Stato, deliberata nel gennaio 2016 dal Consiglio comunale, e dopo l’accettazione, intervenuta nel novembre 2018, da parte della giunta della proposta di Confindustria relativa all’intervento di riconversione della struttura, l’Esecutivo, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e verde Otello Numerini ha approvato il progetto esecutivo per il primo stralcio dell’intervento, consistente nella demolizione del capannone e nella successiva messa in sicurezza e bitumatura del piazzale.
Per queste opere è prevista una spesa complessiva di 134mila euro, interamente a carico di Confindustria ed Ance, con cui, per l’effetto, verrà stipulata a breve un’apposita convenzione.
A questo primo stralcio dell’intervento, seguirà il secondo, per la definitiva riqualificazione dell’area.
Numerini: un progetto che ci consentirà di riqualificare l’area
“Si tratta di un progetto – ha spiegato l’assessore Otello Numerini – cui teniamo particolarmente perché ci consentirà di riqualificare completamente un’area centrale della città, finora degradata ed in stato di abbandono, restituendola al pieno utilizzo da parte della cittadinanza. L’iniziativa, peraltro, va in continuità con altre operazioni che hanno visto protagonista via Palermo, con recupero di aree dismesse ed immissione nel quartiere di nuovi servizi ed attività. Siamo certi che con il completamento dei due stralci del progetto in esame, via Palermo tornerà ad essere centro della vita cittadina.
Mi sia concesso, in questa sede, ringraziare Confindustria ed Ance senza il cui supporto questo progetto non sarebbe stato possibile. Sono gesti come questo che confermano l’importanza della collaborazione tra Istituzioni ed associazioni con un obiettivo comune, ossia migliorare la qualità del nostro territorio restituendo alla fruizione dei cittadini aree per anni dimenticate”.