Caos rifiuti a Roma, Virginia Raggi "Portarli anche a Terni" | L'Umbria chiude la porta - Aggiornamenti - Tuttoggi.info

Caos rifiuti a Roma, Virginia Raggi “Portarli anche a Terni” | L’Umbria chiude la porta – Aggiornamenti

Luca Biribanti

Caos rifiuti a Roma, Virginia Raggi “Portarli anche a Terni” | L’Umbria chiude la porta – Aggiornamenti

Comitato No Inceneritori annuncia nuove mobilitazioni
Gio, 11/08/2016 - 09:15

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Aggiornamento ore 13-15 – Le parole del sindaco di Roma, Virginia Raggi, hanno suscitato grande perplessità in Regione, tanto che l’assessore all’Ambiente, Fernanda Cecchini, è intervenuta con una dura nota nei confronti della prima cittadina della Capitale:

“Il sindaco di Roma ha scelto un assessore all’Ambiente altamente competente, quindi farebbe bene se si facesse spiegare come funziona la gestione dei rifiuti, perché forse non è al corrente del fatto che i rifiuti urbani destinati ad operazioni di smaltimento, devono essere smaltiti nella regione in cui vengono prodotti e che inoltre, per utilizzare gli impianti, non basta esserne proprietari, ma è necessaria una condivisione con le istituzioni locali e la comunità” – commenta così l’assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, le dichiarazioni del sindaco della Capitale, Virginia Raggi, che ha indicato anche “Le Crete” di Orvieto tra le discariche in cui Acea potrebbe portare i rifiuti di Roma.

“Occorre precisare – afferma l’assessore Cecchini – che i rifiuti provenienti da altre regioni possono essere conferiti in discariche fuori dal territorio di provenienza solo con il raggiungimento di un’intesa tra le Regioni interessate. Pertanto, per utilizzare l’impianto di Orvieto, occorrerebbe un’intesa tra la Regione Umbria e la Regione Lazio. In ogni caso, l’Umbria, sin da ora, dichiara la completa indisponibilità ad accogliere i rifiuti di Roma, visto che il nostro obiettivo è garantire la durata più lunga possibile alle discariche dell’Umbria che dovranno lavorare esclusivamente al servizio della nostra comunità”.

L’assessore Cecchini ha quindi ricordato che “la Regione ha attivato a ritmo serrato un gruppo di lavoro istituito ad hoc, proprio per monitorare la situazione degli impianti e per verificare l’accelerazione della raccolta differenziata, anche attraverso uno stretto monitoraggio. L’obiettivo della Regione infatti – prosegue l’assessore Cecchini – è di incentivare la raccolta differenziata limitando così il conferimento in discarica in modo da garantirne una lunga durata”. 

“In proposito – ricorda – la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato due delibere con le quali si incoraggia la raccolta differenziata e si definiscono modalità di conferimento in discarica per garantire agli umbri un buon servizio e senza creare disagi alla comunità”.

Concludendo, l’assessore ha evidenziato quanto sia “bizzarro” che “per risolvere un’emergenza di un territorio che conta 5 milioni di abitanti, si chieda di utilizzare impianti di una regione che ne conta 900 mila, come appunto l’Umbria”.

Sul tema è intervenuto anche il capogruppo dei consiglieri comunali del PD, Andrea Cavicchioli: “Sono inaccettabili le dichiarazioni del sindaco di Roma Raggi per il conferimento, lo smaltimento e il trattamento di rifiuti della capitale negli impianti di Terni di proprietà della Acea”. Lo scrive, in una propria nota, il presidente del gruppo consiliare del Pd a Palazzo Spada Andrea Cavicchioli.
“Sulla base di quanto deliberato dal consiglio comunale di Terni, anche a seguito dell’iniziativa del gruppo del PD e con ampia condivisione degli altri gruppi, siamo fortemente impegnati, nell’ottica di un necessario miglioramento del bilancio ambientale e delle emissioni, a non modificare le autorizzazioni esistenti e a favorire, con ogni atto possibile, la cessazione dei processi di termovalorizzazione e/o incenerimento”.
“Siamo certi – conclude  Cavicchioli – che il Movimento 5 Stelle, coerente con le comuni impostazioni sostenute in sede locale, interverrà nei confronti del sindaco del Comune di Roma per ottenere la formalizzazione di indirizzi per le società dallo stesso partecipate, fra l’altro con capitale di comando, come l’ACEA, per abbandonare i processi di incenerimento e per lo sviluppo di politiche industriali verso metodologie e tecnologie virtuose, più volte indicate anche nel dibattito locale, evitando in ogni caso ogni ipotesi di conferimento e smaltimento di rifiuti romani nel nostro territorio”.

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“Ma che siamo su scherzi a parte? Attendo dichiarazioni dei 5 stelle umbri in merito ad Orvieto e Terni. Ovviamente spero che la notizia sia infondata altrimenti mi trovano, questa volta, ai posti di combattimento” – la governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, è pronta a indossare l’elmetto di fronte alla dichiarazioni del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che in sede di consiglio comunale ha ampiamente affrontate il caso rifiuti nella Capitale: “Stante i contratti in essere si chiede priorità di conferimento rispetto a terzi che già conferiscono verso impianti Acea già esistenti (San Vittore, Aprilia, Orvieto e Terni) incardinati sull’inderogabile principio comunitario di prossimità e validazione operativa del 51% di proprietà comunale”.

Come ricordato anche da una nota del Comitato No Inceneritori, la prospettiva è che a Terni potrebbero arrivare: “30mila tonnellate di rifiuti speciali (cioè rifiuti urbani post trattamento) che ACEA nel 2014 ha chiesto di bruciare con istanza alla Provincia di Terni.
“Sta alla nostra città impedire che ciò avvenga – continua la nota – e l’unico modo e dimostrare che siamo determinati a non far arrivare nemmeno mezzo camion di rifiuti, con ogni mezzo necessario. Riprendendo la mobilitazione, le assemblee e le iniziative per coinvolgere il maggior numero di cittadini. E continuare a lavorare per chiudere gli inceneritori”.

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