“Esprimiamo sconcerto per i continui disagi che stanno creando le decisioni prese da Anas. Pur apprezzando l’impegno nel risanare le arterie stradali dell’intera regione, non riteniamo ammissibile il caos creato alla viabilità Umbra”. E’ la Fit Cisl Umbria a prendere posizione e a raccontare tutte le difficoltà che si incontrano per raggiungere Perugia una volta superata l’uscita dell’Autostrada ad Orte.
“Si tratta di una vera e propria “corsa ad ostacoli” se si considera i numerosi cantieri aperti. Da Terni – affermano dalla segreteria – troviamo cantieri infiniti, spesso aperti in sequenza e da più di due anni. “Il viaggio della speranza” non è solo dall’uscita dell’Autostrada ad Orte ma si ripete sul tratto Spoleto/Foligno, con quotidiane code chilometriche. Questo senza peraltro avere strade alternative e senza limitare il transito ai mezzi pesanti. Per noi c’è una pessima gestione della situazione in essere”.
Per la Fit Cisl Umbria “non è concepibile aprire ogni giorno nuovi cantieri non avendo prima terminato i lavori iniziati. Questo forse per vedersi riconosciuti i premi elargiti dalla struttura centrale? Premi – afferma la segreteria Fit Cisl Umbria – non assegnati ai lavoratori, che invece si ritrovano un enorme carico di lavoro. I responsabili di cantiere infatti si trovano a gestire almeno cinque cantieri cadauno, con un enorme carico di lavoro e quindi di responsabilità di ogni tipo ed in particolare in ambito penale”.La Fit Cisl pretende maggiore rispetto per i lavoratori di Anas e per tutti coloro che, per motivi di lavoro o di turismo, ogni giorno sono costretti ad attraversare la regione.