“Dopo poco più di un mese dall’avvio della nuova legislatura è stato cancellato il volo tra l’aeroporto internazionale dell’Umbria ‘San Francesco d’Assisi’ e l’aeroporto internazionale ‘Orio al Serio’ di Milano – Bergamo, istituto nel marzo scorso su volontà della nostra amministrazione regionale, grazie ad un accordo con Regione Lombardia e al contributo economico di Confindustria Umbria e Fondazione Perugia”. A renderlo noto è la consigliera regionale della Lega Donatella Tesei.
Volo Perugia – Orio al Serio e gestione Sase nel mirino di Tesei
“Un progetto – ricorda Tesei – che puntava non solo a potenziare ulteriormente il nostro aeroporto, ma che ha permesso all’Umbria di essere collegata con un volo giornaliero, oltre a quello da e verso Milano Linate attivo nei fine settimana, direttamente col cuore economico del Paese, la Lombardia, e con il terzo Aeroporto italiano, il principale hub low cost del Paese, con rotte per tutta l’Europa.
Desta preoccupazione anche la notizia appresa a mezzo stampa circa l’annullamento, voluto sembra dalla Giunta Proietti, dell’Assemblea Soci SASE in programma il 15 dicembre scorso per il varo del Piano Industriale 2025-2027 dell’Aeroporto dell’Umbria, che a questo punto non sarà varato entro il 2024. Nel 2019 abbiamo ereditato dalla sinistra un aeroporto al collasso, e ridare vita a questa infrastruttura è stata una delle nostre priorità, consapevoli che per consentire all’Umbria di crescere, sia dal punto di vista turistico che economico, fosse indispensabile disporre di collegamenti veloci, efficienti e funzionali. L’Aeroporto dell’Umbria in questi anni ha battuto record su record di passeggeri, attestandosi sempre tra i primi in Europa per crescita e rappresentando un modello di gestione e di continuo sviluppo che, grazie anche al raddoppio dello scalo già finanziato, lo traguardavano verso 1 milione di passeggeri in tre anni, con tutte le positive ricadute sul territorio già percepite dalla comunità. È opportuno che vengano date risposte chiare ai cittadini, che la Presidente Proietti illustri qual è la loro strategia per l’Aeroporto e quali gli atti immediati e concreti che intende adottare. Personalmente – conclude – mi adopererò affinché il lavoro che abbiamo portato avanti con serietà e risultati in questi anni non venga vanificato”.
La Regione: ecco cosa è successo con Aeroitalia
E a stretto giro arriva la replica della Regione Umbria: “In riferimento alla vicenda Aeroitalia per dovere di verità vanno ricostruiti i fatti e le circostanze che hanno causato la cancellazione di Bergamo. In primis – sottolinea l’esecutivo della Regione Umbria – va ricordato che Aeroitalia fu contattata nel novembre 2023 su richiesta della Regione per un collegamento su Milano Linate. Non potendo operare su Linate la Regione Umbria portò avanti l’ipotesi di un collegamento su Malpensa per poi ripiegare, in accordo con la Presidenza della Regione Lombardia, su Bergamo – Orio sul Serio. Ci risulta inoltre, che il Consiglio di amministrazione della Sase abbia espresso riserve visti gli alti costi dell’operazione comunque poi approvata. E lo stesso ha fatto anche il management della società. La compagnia Aeroitalia ha iniziato a operare con base a Perugia per il mezzo ATR72 producendo gravi disservizi ai passeggeri e allo scalo; tra questi vanno segnalati gli ulteriori costi di aperture anticipate e chiusure anticipate dello scalo. A ottobre 2024 la Sase ha deciso di chiedere alla compagnia di trovare una diversa soluzione per non gravare ulteriormente sui costi dell’aeroporto e per non procurare ulteriori disservizi anche di orario ai pochi passeggeri interessati a volare sulla tratta. Va ricordato che la media a bordo del collegamento con Bergamo è stata di circa 32/35 persone per volo. A questo punto la compagnia ha deciso di chiudere su Bergamo e riposizionare l’ATR su Comiso. E’ stato anche valutato se rescindere il contratto ma sono stati presi in considerazione i pro e i contro e Aeroitalia ha deciso di attivare altre tratte, come Lamezia, Lampedusa e ovviamente Comiso, oltre il collegamento su Olbia. Fin qui la ricostruzione dei fatti.
Ora va detto che l’intera operazione con Aeroitalia, con un costo di un milione di euro, è stata frutto di un mero accordo politico della passata amministrazione regionale che, visto come sono andate le cose, condurrà molto probabilmente effetti negativi sui conti della Sase, ascrivibile a una tratta che è non stata programmata con l’adeguata fattibilità tecnico economica ma solo per meri interessi politici come più volte sottolineato anche in documenti del management e direzione tecnica dell’aeroporto. Pur constatando che storicamente esisteva un volo di collegamento con Milano, oggi con il Freccia Rossa da Perugia in 3 ore si arriva nel centro della città, pertanto occorrerebbe investire su voli internazionali e hub che portino flussi in ingresso, soprattutto turistici in previsione del Giubileo, ed è comunque sempre necessario operare scelte sulla base di analisi serie e approfondite anche per quanto riguarda le compagnie. La cronistoria dei fatti segna con tutta evidenza la responsabilità dell’intera vicenda che non può certo essere ascritta all’ attuale amministrazione insediata da pochi giorni e che ha ben presente la necessità di collegamenti strutturali, sostenibili, coerenti con la vocazione dell’Umbria e in grado di contribuire a connettere l’Umbria soprattutto sul piano internazionale.
Su questi temi sarà convocato nelle prossime ore uno specifico incontro con la Società di gestione dell’Aeroporto dell’Umbria al fine di esaminare i piani di attività anche alla luce dei grandi appuntamenti dell’anno giubilare e della ricorrenza degli 800 anni dalla morte di San Francesco che attendono l’Umbria nei prossimi due anni”.
Luogo: Umbria
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