(Aggiornamento ore 15.57) – Solo intorno alle 7 di oggi i mezzi terrestri e arerei che dal primo pomeriggio di ieri versavano acqua sull'incendio hanno avuto ragione delle fiamme, che hanno bruciato ben 15 ettari di bosco di carpino, pino e roverella. Gli sforzi congiunti di due canadair, di un elicottero e delle squadre di Vigili del Fuoco, Guardia Forestale e Comunità Montana hanno evitato che le fiamme si propagassero fino a raggiungere una vicina superficie boschiva di pino nero vasta 200 ettari. Le indagini svolte dagli uomini della Forestale hanno inoltre permesso di risalire al presunto autore del disastro: un uomo di 82 anni residente nella zona che stava eseguendo lavori di ripulitura del terreno adiacente la sua abitazione dai residui di potatura, e che è stato denunciato a piede libero con l'accusa di incendio boschivo doloso. Nel frattempo si è appreso che durante le operazioni di spegnimento l'equipaggio dell'elicottero dell'avazione leggera dell'esercito, un CH47 in servizio al Centro Aves di Viterbo, ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza nell'area del demanio militare di San Martino in Trignano. I piloti, dopo il terzo lancio di acqua, si sono infatti accorti della perdita di olio dall'impianto idraulico ed hanno deciso di atterrare.
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E’ di proporzioni ben più preoccupanti rispetto a quanto annunciato nell’edizione precedente l’incendio che si è sviluppato intorno a mezzogiorno sui Monti Martani, tra San Severo e Roselli. Sembrerebbe essere San Bartolomeo la località da dove si sono propagate le fiamme, che tuttora imperversano furiosamente sulla collina minacciando di propagarsi ulteriormente a causa del vento. L’intervento con mezzi terrestri effettuato da due squadre di Vigili del Fuoco (coordinate dalla centrale operativa provinciale) e dal Corpo Forestale dello Stato, a cui hanno dato man forte anche alcuni operatori della locale Comunità Montana, non è stato sufficiente a spegnere il rogo; per questo è entrato in azione un elicottero della Forestale che sta facendo la spola tra il luogo più vicino per l’approvvigionamento idrico e l’incendio, riversando sopra quest'ultimo centinaia di litri d’acqua nella speranza di vincere la forza del fuoco prima che questo possa causare problemi irreparabili. Da alcuni testimoni oculari, inoltre, arriva la notizia che negli ultimi minuti all'elicottero della Forestale si sarebbe affiancato anche un canadair.
(Articolo modificato ore 18.26)