Era al punto ‘4’ dell’ordine del giorno della seduta congiunta di oggi di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione dell’Università di Perugia: “proposta di distribuzione dell’utile di esercizio 2016 e di riassegnazione delle disponibilità di budget al 31 dicembre 2016”. Nella pratica: la riallocazione dell’extragettito, generato nell’anno accademico 205/2016 a seguito dell’applicazione dei nuovi parametri ISEE. Poco più su, al punto ‘3’, l’approvazione del bilancio dello Studium.
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Un punto critico, quello dell’extragettito, che riguarda direttamente gli studenti e che non deriva dall’aumento degli iscritti all’Ateneo perugino, ma dalla rigidità dei parametri ISEE (la decisione non è certo dipesa dall’Unipg, ma, va detto, è a livello nazionale), che dopo il settembre 2015 aveva ricevuto un’impennata rispetto all’anno accademico precedente. Tradotto: si è verificata una maggiore incidenza del patrimonio e del valore immobiliare delle famiglie all’interno del conteggio, causando l’esclusione di molti studenti dall’accesso alla borsa di studio senza che questo corrispondesse ad una reale ricchezza patrimoniale di chi ne faceva richiesta.
Al punto 4 di oggi quindi, il sindacato studentesco Udu – Sinistra Universitaria aveva proposto di allocare il denaro derivante dall’extragettito, pari a 1 milione e 700 mila euro, direttamente per attività e necessità degli studenti stessi. Come ‘restituire’ ciò che avevano versato precedentemente proprio dopo il cambio della tassazione ISEE. Nello specifico, la proposta avanzava di destinare l’extragettito per aumentare il numero delle borse per le 150 ore e per un miglioramento della contribuzione studentesca. Il fatto avrebbe significato tra le altre cose la necessità di riaprire i tavoli di confronto tra Amministrazione e Rappresentanze studentesche sul regolamento andato in approvazione il mese scorso, riguardanti le nuove tasse universitarie. A riguardo va ricordato che, solo due mesi fa, dopo le conquiste degli studenti del luglio scorso, quando fu raggiunta per le iscrizioni all’Unipg una diversa distribuzione per fasciazione di reddito, insieme all’eliminazione della sovrattassa per gli studenti fuori corso, alle borse di studio per la quarta rata, e alla possibilità di scegliere il pagamento in due rate, Palazzo Murena ha adottato (con il solo voto contrario dell’Udu) il nuovo Regolamento in materia di contribuzione studentesca: al suo interno una sovrattassa per i fuori corso, l’esenzione per chi riesce a raggiungere un certo numero di crediti, l’anticipo, a livello temporale, del pagamento della seconda rata.
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Nulla da fare quindi per l’extragettito da 1 milione e 700mila euro, che a questo punto resta nell’utile delle casse dell’Università, accantonato tra le riserve da cui poter attingere in un secondo momento e senza una destinazione specifica. Come a dire che non è detto che questo denaro verrà utilizzato necessariamente per gli studenti. I rappresentanti di Udu – Sinistra Universitaria hanno perciò deciso di votare contro all’ordine del giorno sul bilancio dello Studium, trovatisi, scrivono in una loro nota, “di fronte ad una chiusura dell’amministrazione“.
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